Anno M L X X X V I 1. 1?t radere fe non abbandonavano Papa Vittore. Allora i volubili Romani congiunti colle foldatefche dell’ Antipapa cacciarono di Roma tutti 1 ibldati del Papa, che fi ritirarono in Cartello Sant’ Angelo. Prefero anche tutti i contorni della Baiìlica Vaticana, ma non poterono già entrare in erta Baiilica , in maniera che “T"Antipapa, che fperava di celebrar ivi Meffa nella Feita di S. Pietro, fu coftretto a celebrarla nella Chiefa di Santa Maria nelle Torri contigue alla Vaticana. Nella fera poi ne ufcì la guar-nigion Pontificia, e Guiberto nel dì feguente vi celebrò; ma ri-tiratifi i fuoi, nel giorno appreffo ritornò quella Baiilica alle mani di Papa Vittore. Era ben compaffionevole lo ftato di Roma in tempi di tanta turbolenza. Reftituitofi a Monte Calino erto Pontefice , pafsò poi nell’ Agofto a Benevento , dove tenne un Concilio, condannò le Jnveftiture date a gli Ecclefiaftici , rino-vò le fcomuniche contra dell’ Antipapa Guiberto, e le medefi-me cenfure fulminò contra di Ugo Arcivefcovo di Lione, e di Riccardo Abbate di Marfilia , perchè oppoitiiì all’efaltazion d’ei-fo Papa , s’ erano dianzi feparati dalla comumon della Chiefa Romana. Non potè già accadere fenza fcandalo il vedere, che quefto Arcivefcovo, proporto dallo rtertò Papa Gregorio Vii. come perfona degna di fuccedere a lui nel Pontificato, moff> poi da ambizione & invidia, il rivoltarte contra d’ elfo Papa Vittore , e ne fparlaife fenza ritegno alcuno. Reità tuttavia una di lui Lettera fcricta alla Conteffa Matilda ( a ) , dove tratta Defi (a)Condllor, derio per uomo dominato dall’ambizione, vanagloriofo, aftu -LabbeT.ta. to , con chiamar nefande le di lui azioni, per le quali cagioni vlrdunènfc aveva elio Arcivefcovo impugnata la confecrazione del medefi■ apud Labb. ino, con eiìgere, ch’egli prima evacuafie alcuni reati. Tale nondimeno era ftata in addietro la vita di Defiderio, tale la fua Pietà, e il fuo Zelo per la Religione, che non fi dee pre-itar fede alle dicerie di quell’ Arcivefcovo , il quale ben fi {’copriva, che moriva di voglia del Pontificato Romano, nè potea (offerire , ch’altri 1’ avelie preoccupato. Mentre fi celebrava il (uddetto Concilio., peggiorò di fanità Papa Vittore , per cagio-. ne d’ una gagliarda diifenteria , e però fi affrettò di tornare a Monte Cafino, dove preientò a i Vefcovi e Cardinali Ottone Vef-covo d’ Oltia , configliandoii. di eleggerlo per fuo Succeffore. Dopo tre giorni, cioè nel dì 16. di Settembre , pafsò a godere in Cielo il premio delle fue fatiche, con lafciar fama di fantità prertb i buoni, ma non già preffo gli Scifmatici, che fcaricaro- T i no