Anno MCX I. doino da Palude Nobile Reggiano, e Meflb della Conteffa Matilda, con ricordare ad Arrigo i patti fatti con etta. E non parlò indarno , perchè il Re per amore della medefima Conteffa li rimife in libertà. L’ Urfpergenfe ci vuol far credere, che Arrigo Apofto-licum fecum duxit, & eo, quo potuìt hcnore teniùt. Ma Pandol-fo Pifano ed aitri narrano , eh’ egli cuilodito (otto (fretta guardia , fece non pochi patimenti per feflànta e un giorno, detenuto nel Cartello di Tribucco con fei Cardinali, e che gli altri Cardinali furono imprigionati in un altro Cartello . O fia, come vuol Pie-rro Diacono, che Arrigo intimidifl'e il Papa col minacciare a lui, e a tutti i prigioni la morte -, ovvero , come altri ha voluto (a), (n) Annali. che Arrigo fi g'tratte a’piedi del Papa, e il fupplicaiìe di perdono A* Saxo--e di pace; o pure che non veggendo nè il Papa, nè i Cardinali, che feco fi trovavano, maniera di acconciar quella efecrabil rottura, finalmente erto Papa piegafle l’orecchio ad un aggiuftamen-to : certo è, che quello fuccedette, e quale il volle Arrigo. Condiscese dunque il Pontefice Paiquale II. ma con protetta di farlo violentato, e per liberar tanti prigioni, e i Romani da ulteriori vettazioni, che Liberamente e fenza Simonia fi dovettero eleggere da lì innanzi i Vefcovi ed Abb iti coll’ attenfo dell’ Im-peradore ; e che gli Eletti prendeflero u Paftorale , e 1’ Anello, cioè l’Invertitura da lui, fenza la quale non potettero ettere confecrati. E che il Papa giuratte di non fare vendetta alcuna , nè di adoperar cenfure per l’ingiuria fatta a lui, & a i fuoi ; e l’Imperadore fcam-bievolmente promettefle di lafciars in libertà tutti i prigioni, e di confervare o rertituire tutti i beni occupati alla Chiefa Romana , fra’quali per teftimonianza di Pietro Diacono (/>) furono nomina- ^ Petru, tamente efprefle la Puglia, la Calabria , la Sicilia, e il Principa■ DUtenus iodi Capua. Ottenne in oltre Arrigo, che fi potette dar fepoitu- Mr.Cafintnfi ra in Chiefa al corpo di Arrigo IV. fuo Padre, giacché fi fecero venire in campo pedone attellanti , efl’er egli morto con atti di vero pentimento . Così feguì la pace, dopo la quale il Papa (biennemente coronò Imperadore Arrigo nella Bafilica Vìticana, con aliare intanto ferrate le porte di Roma, acciocché niun de’ Romani venitte a diilurbar ia funzione. 11 giorno predio, in cui feguì quefta Coronazione, finquì è (lato controverfo. Donizone Autore di quelli tempi fcrive di Papa Pafquale (c): (e) pónilo Dum Feftu