78 Annali d' Italia; quisquam Regum ùlterius infra Civitatem illam Palatìum pont-re decreviffet . Anno di Cristo mxxv. Indizione vili, di Giovanni XIX. Papa ¿. di Corrado II. Re di Germania z, NOn mancarono Principi d’Italia, che concordi nel genio col Popolo di Pavia abborrivano di aver pm in Italia Re, o Imperadori Tedefchi^i quali doveano forfè parer loro troppo gravoiì . Fra quefti fpezialmente ci fu Maginfredo Marchefe chiariifimo di Sufa, con Alnco Vefcovo d’Arti fuo Fratello, e i Marcheii Progenitori della Cafa d’Etìe, cioè Ugo, ed Allerto (..)BctUus Affo I. Siccome offervò il Beslì (a), fi voltarono eili a Rober-^rtVerffugon t0 ^ Francia efibendo a lui la Corona del Regno d’Italia ; ÌReg. c e quando a lui nonpiaceffe, almeno ad Ugo fuo Figliuolo, già dichiarato Collega nel Regno . Ma egli non fe ne volle impacciare , perchè non gli piaceva di tirarli addoffo una guerra col Re (k) Gljfer Corrado. Glabro (£) fcrive in parlando del medeiìmo Ugo , che ‘ '3' C‘ itbique provinciarum percitus pernptabatur a multis , prccapue ab Italis, ut fibi imperarci , in Imperium fublimari. E ne i verii fatti fopra la morte di lui : Omws quem prona pofcebat Italia , C ce far ut fura promeret Regalia . Perduta queita fperanza , e tanto più perchè eiTo giovinetto Ugo fu rapito dalla morte in queft’Anno nel dì 17. di Settembre , pattarono que’ Marcheii a tentare Guglielmo IV. Duca d’Aqui-tania, o pure fuo Figliuolo Guglielmo V. Fulberto Vefcovo di (c) Tulhcr- Chartres così ne fcrive a Roberto Re di Francia, (c) Guillelmus tus Epìjloi. Piclavo’um Comes ( lo fletto è , che il Duca d’Aquitania ) herus i4' ^ 5S' meus loquutus efl mihi nuper dicens, quod pofìquam Itali difcejje-runt a ve bis , difffi, quod vos Regem haberent, petìerunt Filium fuum ad Regem. Quibus die invitus coaclusque refpondit, torride ni acquiefce/e fe voluntati eorvm. Ma per non imbarcarti male a proposto , fece il Duca Guglielmo avvitare per mezzo del Conte d Angiò il Re Roberto dell’eiìbizion fattagli da gl Italiani ; e ch’egli raccerterebbe, qualora il Re volette fecondarlo , e muovere all’armi i Duchi della Lorena contro il Re Corrado: al qual fine egii offeriva una buona fomma di danaro. Nè quefto