Annali d’ Italia: ili era di Nazione Normanna , e Cognato di Roberto Guìjcardo mercè del matrimonio contratto con Fndeiinna di lui Sorella . Pafsò il Papa a Benevento, e fuori di quella Città fui principio d’Agofto tenne un altro Concilio, di cui iì vede fatta menzione nella Cronica fuddetta del Moniitero di Volturno. Fra gli altri , che vi fi trovarono , ii conta Ildebrando Cardinale Suddiacono. Ma dopo quello Concilio egli ci comp .rifce davanti pro-moiTo a più alto grado , cioè creato Cardinale Arcidiacono della fanta Romana Chiefa . In una Bolla fpedita dal medefimo Papa Niccolò II. nel dì 14. d’Ottobre del prefente Anno in favore del Moniilero di S. Pietro di Perugia , e pubblicata dal Padre (a) Ballar Margarino (a), egli lì fottofcrive : Hildebrandus qualiscumqite Cafinenfc Archidiaconus fa nel ce Romance Ecdefics . Confi.*ioi< Dopo quelli Concilj attefe il vigilantiffimo Papa a ilabilire un accomodamento coi Normanni. Invece di volerli nemici, da uomo faggio fe li fece amici ; e il tempo mollrò i frutti del fuo fenno, perchè i Normanni divennero lo feudo de’Romani Pontefici, e li i'ollennero in più occafioni , e li mifero in piena libertà e indipendenza da gl’Imperadori. Concedette dunque Papa Niccolò in Feudo a Roberto Guifcardo gli Stati da lui conquidati in Puglia e Calabria , e il rello che fi poteffe da lui conquiilare non iolo in quelle contrade, ma anche in Sicilia , dandogli il titolo di Duca di Puglia , Calabria, e Sicilia . Guglielmo Pugliefe anch’ egli fcrive : Robertum donat Aicolaus honore Ducalij notizie nondimeno , che è difficile d’accordarle con Leone Ottien- ili Leo 0 fe (¿), il quale lafciò ferino, che Roberto dopo la prefa del-fiienfis Chr. Ja Qttà di Reggio in Calabria, ex tunc ccepit Dux appellan. ' 3' Anche il Malaterra fcriffe lo ileffo . Reggio fu prelo fidamente nell’Anno 1060. Comunque fia, vien riferito dal Cardinal (c) Baron. in Baronio (c) il giuramento di fedeltà, che eiTo Roberto preftò Annaiìb. aj fuddetto Pontefice , con obbligarli di pagare ogni anno alia Annu/n" fanta Sede dodici denari di moneta Pavefe per ogni paio di buoi. Cercano alcuni , con qual titolo Papa Nicolao delle tale invelli-tura a i Normanni, che fu la primordiale del Regno, appella-t° oggidì di Napoli, e v’ aggiugnefie anche la Sicilia , fu cui confervavano il loro diritto i Greci Imperadori. Certo è , che in quelli tempi fi facea molto valere la Donazicn di Collantino, nara, per quanto fi può credere, nel Secolo Ottavo dell Era noilra volgare. Nè forfè per l’ignoranza d’allora alcuno s ac- cor-