! Anno MCXL. 48$ Epifcopale. Temo io , che quella Bolla appartenga a gli Anni poiteriori. Dalle Croniche di Piacenza abbiamo, ch’egli fu in quella Città, e di là s’inviò alla volta di Francia . Non fi può ben accertare , fe vivente Papa Lucio 11. o pur (otto il prefente Papa Eugenio III. i nuovi Senatori di Roma fcriveffero al Re Corrado , appellato Re de Romani , una Lettera, a noi conservata da Ottone da Frifinga (a). Gli lignificavano di avere riftabilito (a)Oo>fW. il Senato, come era a’tempi di Coftantino e di Giuftiniano■ ; di ^fnf'PrJee. eiTere a lui fedeli, e di faticare indtfeíiamente coll’unica mira di ùc-l i.c.sS. efaltare la di iui dignità e perfona , nulla più desiderando , che la venuta di lui a prendere la Corona Imperiale. L'avviiavano, che ì Frangipani e Figliuoli di Pier Leone ( eccetto che il loro Fratello Giordano) e Tolomeo con altri, erano dichiarati in favore del Papa, e tenevano Cartello Santo Angelo per impedire laco-ronazion d’erto Corrado; ma che erti rifabbricavano e fortificavano Ponte Molle in di lui Servigio. Aggiunfero , che il Papa e il Re di Sicilia tenevano ad una, andando d’accordo in non volere Corrado in Italia; e molto meno in Roma; ed è ben probabile, che Ruggieri anche da quella parte s’ingegnaffe di contrariare alla venuta di Corrado, le cubarmi poteano rinovar la Scena disgurtofa dell’Imperadore Lottario. Scriveano erti Romani oltre a ciò , ertere feguita concordia fra il Papa e lo fteffo Ruggieri ( ciò Sembra indicare l’accordo fatto da Papa Lucio II. nell’ Anno 1144. ) per cui il Pontefice avea conceduto a Ruggieri virgam, & annu-Lum , Dalmaticam & Milram atque fandaha , & ne ullum mittat in terram fuam Ltgatum , nifi quem Siculus peùerit : il che viene interpretato da i Siciliani per un indizio della decantata lor Monachia . Et Siculus dedit ei muitam pecumam pro detrimento vejìro , & Romani Imperli . Ma il Re Corrado mun conto fece di tale rapprefentanza , affai informato del fiftema delle cole, e del buon cuore del Papa ; anzi venuti a lui due Legati Pontificj , l’uno de’quali era Guido Pífano Cardinale e Cancelliere della fanta Romana Chiefa, per la rinovazion de gli antichi Priviiegj, con tutto onore gli accettò e concedè quanto chiedevano. Si truova nell’ Anno 1147. Cancelliere d’erta Romana Chiefa Guido Cardinale,* ma non so dire , fe fia lo fteffo . Abbiamo dalla Cronica di Fof- (b) Johann. fa nuova (¿) fotto quell’ Anno , che Romani venerunt fuper Ti d-¡e0^eCl¡aM bur.m , fi* multos ex tis decollaverunt, Anche i Genoveii (c) fe hai. Sjct. cero pruovadel loro valore cantra de’Saraceni dominanti in Mino nca , e Corfari di profeiììone . Armarono ventidue galee , e mol- nUcnj.. hi. Hh 2 te ai-