Anno MXVII. 57 chè il buon boccone facea gola a tutti. Si sforzarono i Genqvefi di cacciarne i Pifani ; ina i Pifani, che in quelli tempi erano più forti , li fpinfero fuori di tutta rifola, e ne reitarono padroni. Tale principio ebbe la potenza della Città di Pifa, tuttoché non ap-parifca , eh’effa per anche aveffe acquiilata la libertà, perchè era tuttavia fuggetta a i Duchi o fia a i Marcheii della Tofcana. Cominciò anche in Puglia per quelli tempi una bella danza, che parve cofa da nulla fui principio, ma ebbe col tempo delle mirabili eonfeguenze. Era venuto per teilimonianza di Guglielmo Pugliese ( a ) , nell’ Anno precedente dalla Normandia un pugno di quella fa' Guìm. gente per fua divozione al Monte Gargano , dove S. Michele Ar- mp^mApfus cangelo era in gran venerazione. Quivi per accidente trovatoli Normann. Melo, quel potente e favio Cittadino di Bari, che s’era ribella-^ to a’Greci, appena ebbe egli addocchiati quelli uomini, bella e nerboruta gente , che tenuro con effo loro difeorfo della bellezza di quel paefe, della dappocaggine de’Greci, e della facilità di vincerli, e di farli gran Signori, gl’invogliò di feco imprendere guerra in quelle parti contra del dominio Greco. Prefero efli tempo, tanto che tornaffero alle lor cafe, edinvitaiTero altri compagni all’imprefa. Venuti in queil’Anno fenz’armi , ne furono ben forniti da Melo , e dopo aver prefo ripofoj portarono la guerra addoiTo a i Greci. Era allora Generale de’ Greci in quelle contrade Turnichio, appellato da altri Andronico , che fenza dimora u-feito in campagna colle fùe forze, Menfe Mail , come ha Lupo Protofpata (¿) , fecit prcelium cum Melo, & Nortmannis. Quella LuP^ prima battaglia pare che foffe favorevole a Melo. Si tornò a com- inChronuc, battere nel dì 22. di Luglio, e fecondo il teilo d’effo Lupo Protofpata , benché reitaffe morto nel conflitto Leone Paziano, che in luogo del Catapano Turnichio comandava T Armata de’Greci , pure vi reilò feontitto Melo co i Normanni. Ma forfè quel teilo è guaito. Guglielmo Pugliefe, Autore di maggior credito in queito, atteila , che Melo e i Normanni ne ufeirono vincitori, fenza raccontar altro , che un folo fatto d’armi . Gran credito, che s’ acquiitarono con ciò que’pochi, ma v?lentiflìmi Normanni; gran bottino che fecero . Anche V Anonimo Calinenfe (c), o ila (c) Jwnym, Alberico Monaco, fcrive fotto il prefente Anno: Normanni Me-lo Duce coeperunt ex pugnare Apuliam. /}er. italkar. Abbiamo da Girolamo Rufii (d)} che un riguardevol Piaci-to fu in queil’Anno tenuto in Ravenna da Pellegrino Cancelliere e venn, i,}. Meffo Henria Imperatore , e da Tadone Conte, Meffo anch’egli dei