xxm »che porzione dell’ antecedente, riltringeremo qui le azioni della ►> Contell'a Matilda, di Arrigo V. e di Federigo Barbaroffa qua e là » divife in quelli Annali con detrimento delle particolarità di confe-» guenza, che riguardano lo Stato Ecclelìailico, il quale è , e deve » effer noftra prima premura, così volendo l’amore della verità, e »della religione , che non Soggiacciono alle umane pafiioni, Seguite »anche dal Sig. Muratori, da’ cui Annali, e non da altri ci è Som-» miniftrato ciò, che andremo Succintamente riferendo. Comincia-» mo da Matilda . »Nacque quella Eroina V anno 1046. dal figlio del MarcheSe »Tebaldo Bonifazio Duca e MarcheSe di Tofcana, Signore di Man-» tova, Ferrara, e altre Città , e di Beatrice figlia del Duca di Lo-» rena Sua Seconda moglie, che gii partorì due altri figliuoli , cioè » Federigo, e Secondo altri Bonifazio, e Beatrice: perchè da Ri chi l-» de prima moglie , la quale morì l’anno 1036. il Duca Bonifazio non » ebbe prole . A quello primo matrimonio fa il Sig, Muratori un carat-» tere poco vantaggioSo. Li dichiara ambedue a gli anni 1016. 1020. » 1022. gran Cacciatori di beni, e Stati Ecclefiailici. — In quelli tem-» pi, dice il Sig. Muratori, lì itudiavano i Principi, e gran Signori di » pelare or Soavemente , or violentemente le Chiefe. La maniera Soa-» ve era quella di prendere i loro beni, e Cartella a livello, con pro-» mettere un annuo Canone, e intanto donar qualche Terra in prò-» prietà ad eifi luoghi Sacri, per indurre i VeScovi, e gli Abbati col » picciol preSente vantaggio a livellar efli beni, 1’ ufofrutto de’quali » mai più non Soleva arrivare a consolidarli col diretto dominio . -- Si » dichiara d’ aver pubblicata la lilla delle Cartella, Corti, Chiefe &c. » che Bonifazio carpì al falò Vefcovado di Reggio ( Vijf. 36. Antiq. » hai, ); e argomenta, che altrettanto, 0 poco meno dovefl'e aver » fatto co’ VeScovi di Modena , Parma , Cremona , Mantova , ed al->► tre Città circonvicine , Del Duca Bonifazio in particolare filìa all’ » anno 1032. il Ducato di Tofcana Sulle mine del Marchefe Ranieri. >» E febben dice all’anno 1046. che andava a concertarli una volta » ali’ anno alla Pompofa : tuttavia riferita all’ anno 105 3. la di lui mor-» te, in un boSco per colpo di Saetta avvelenata , Soggiunge: >• Cereamente quello Principe non era un Santo: anz,i egli s’acquiftòil »brutto nome di Tiranno pretto i Tedefchi. - Accadde dopo la di «lui morte, che Beatrice fi rimaritò l’anno 1054. con Gottifrecta »Barbato Duca di Lorena, il quale entrò al potteflo della ToScana, >*dt cui Enrico II. Imperadore , non fi sa il perchè , ne pretendeva *» l’Inveftitura. Tanto badò per farlo venir coll’ efercito in Italia, e c 1 rite-