Anno M I V. *5 Johannis fummi Pontificis &c. Secundo, fìcque regnante Dorano ■ Henrico piijsimo Rege in Italia Anno Tertio , die XXIIl. Menfis Septembns, Indizione Septima. Fontana Tanoni. Gli Anni del Papa e del Re indicano l’Anno preferite. Ma l’indizione è fcor-retta, e dovrebbe elfere o Secunda, o Tenia. Se faperti, dove folfe il Luogo di Fontana Tanoni, faprei anche dire, perchè entrino qui gli Anni del Romano Pontefice. Ne gli Annali Pifani (a) (a) Armala fi legge fotto quell:’Anno : Fecerunt bellum Pifani cutn Lucenfl-bus in Aqualonga, & vicerunt illos. Quello è il primo fatto d’ armi e la prima guerra d’ una Città Italiana contra dell’ altra, che ci fomminiftri la Storia d’Italia. Finquì le Città di quello Regno erano Hate governate ognuna dal fuo Conte. I Conti delle varie Provincie erano fubordinati a qualche Marchefe o Duca, cioè al Governatore delia Provincia. E i Duchi e Marche!! all’Im-peradore, o fia al Re d’Italia. Così ognuno vivea in pace, e nascendo dilcordie fra l’un Popolo e l’altro, o i Duchi e Marchelì, o pure gli Ufiziali e Mefli Imperiali, torto le fopivano. Abbiam folamente veduta fin qui una difcordia civile in Milano. Se è vera la guerra fuddetta, già cominciamo a fcorgere, che le Città d’Italia alzano la tefta, e fi attribuirono, ovvero fi ufurpano il diritto Regale di far guerra . Vedremo andar crefcendo quella mufica, la quale fi tirò dietro col tempo una gran mutazion di cofe in Italia. Ancor quello potrebbe parere indizio, che allora la Tofcana forte fenza un Capo, cioè fenza un Marchefe, la cui autorità tenerte a freno, o troncafle fomiglianti difcordie . Nota appunto il Sigonio (¿) fotto il prefente Anno, che Pifa, Geno- (b) sigonius va , e Firenze cominciarono a far figura , e ad acquiftarfi gran d* ^es"°s nome; perciocché coll’ efempio de’Veneziani fi diedero alla mer- aice ' catura e all’armi, e fecero flotte navali. Delle due prime Città polliamo accordarci con lui ; ma per conto di Firenze cominciò ella più tardi a falire in potenza e ricchezza, e a fegnalarfi nell’ar-mi. Per altro conviene andar ritenuto in credere tutto ciò, che narrano i fuddetti Annali, e dopo d’efli il Tronci (c), di tante (c) Tranci prodezze de’Pifani co i lor ricini in quelli tempi. Altri d’erti An- Annd. pi-nali raccontano all’Anno 1002. la fuddetta fconfitta de’ Lucche-fan‘ fi ad Acqualunga. Pofcia all'Anno prefente narrano, che Lucani cum magno exercìiu Lombardorum venerunt ufque ad Pappianarti, & Pifani eos fugaverunt ufque ad Ripam Fraclam. Non è sì facilmente da credere una tale Armata de’ Luccheiì, perchè non peranche i Popoli d’Italia aveano fcortò il giogo, nè foleano far tanto