444 Annali d* Italia? Anno di Cristo mcxxxv. Indizione xiii. di Innocenzo li. Papa 6. di Lottario III. Re 11. Imperadore 3. QUanto le conquide e vittorie rendeano più orgogliofo il Re Ruggieri, altrettanto affliggevano il buon Pontefice Innocenzo IL dimorante in Pila, che fempre più mirava allontanarti la Speranza di rientrare in poffeffo della Città di Roma . Seco ancora fi trovava Roberto Principe di Capoa dopo la (a) Annal.perdita del fuo Principato (a). Però frequenti Lettere eifo Papa £mxoì andava fcrivendo ail’Imperador Lottario, per muoverlo a Soccorrere la ChieSa di Dio , e a reprimere il Re Ruggieri nemico deli’ Imperio. Afficurò in quefl’ Anno l’Auguilo Suddetto i Suoi proprj int erefft in Germania col dare la pace a varj fuoi nemici e ribel- li . I più potenti ed oilinati erano finora flati Federigo Duca di Sue-via , e Corrado {vo Fratello. Fin l’Anno precedente Arrigo Duca. di Baviera e Saffonia , Genero dell’Imperadore, dopo aver fofle-nuta con vigore ne gli anni addietro la guerra contro i due Suddetti Fratelli, avea tolta loro la Città d’Ulma : colpo, che sbalordì forte il Duca Federigo , di modo che , mentre 1’ Imperadri-ce Richenza fi trovava nella Badia di Fulda , egli co’ piedi nudi comparve alla di lei prefenza , per implorar la grazia dell’ Augu-llo fuo Conforte . Fu accettata la di lui umiliazione , e l’Impera-drice dopo averlo fatto affolvere dalla Scomunica per mezzo del Legato Àpoflolico , che fi trovava preffo di lei, (¿) trattò dipoi ^Urfperg! una P^ena concordia, a cui ebbe parte anche San Bernardo, che in Chronic. in quelli tempi mercè della fua fantità ed eloquenza era il mediatore di tutti i grandi affari. In quefl’ Anno adunque nel dì 17. di Marzo tenne i’Auguflo Lottario una folenne Dieta di qua fi tutti i Principi della Germania in Bamberga. Colà arrivò anche il Duca Federigo, e gittandofi a’piedi dell’ Imperadore , umilmente il Supplicò della fua grazia , che non gli fu negata, con impegnar-fi di accompagnare effo Imperadore nella fpedizion d’Italia, già rifoluta per i’Anno feguente . Oltre a i Legati del Papa, che il follecitavano a venire , mandò ancora Giovanni Comneno Impera-dor de’Greci i fuoi al medefimo Lottario con ricchi prefenti, per confermar la pace ed amicizia fra 1’ uno e 1’ altro Imperio, ed anche per muoverlo contra del Re Ruggieri, il cui ingrandimento recava già non lieve gelofia a i Greci fteflì, Diede udienza Lotta rio