XXÌ « 11 Pontefice all* altrui giudizio - Claufula , che non fi ricava da »Radevico, che racconta, come piacque all’lmperadore, che fei »Cardinali dalla parte Pontificia, e fei Velcovi dalla fua dovefler » decidere quella lite ; e che il Pontefice non accettò altre condizio-» ni di più , che le già ilabilite tra Federigo medefimo , prima delia »coronazione, ed Eugenio III. Perciocché i giudizj, a’quali non è » foggetto , nè dee Soggettarli il Pontefice , non fono di quella natura. » Del rello i patti accennati, che mollrano la collanza d’ a-» mendue quelli Pontefici nel difendere i diritti di S. Chiela , e fon » rali : Ut pacem curn Romanis , & curri Rogerio Sicilice Rege Jìne con-» Jenfu Romani Pontificis non faceret : ut Romanos Pontifici fubjugaret'. » ut honorem Papatus & Regalia B. Petri tueretur ; & ad eorum, quce » direpta fuerant, recuperationem pregherei auxilium . Grcecorum Imperato-» ri nullam in Italia Terram concederei', fi quam invaderei , ipfum ejicere » totis Regni viribus mtereiur. Pontifex vero Regem colerei, Imperatorem v> coronaret, ejus hofies ad Jatisfaclionem compelleret, armisque fpintua-» libus ferirei ( Baron. an. n 53. 2. ) E noi abbiam per certo, che i Let-» tori o crederanno falla quella Cronica di Weingart preffo il Leib-» nizio, da cui prefe il Signor Muratori quella notizia dell’inveilitura, » o prenderan Federigo per un nemico della Santa Sede , e invafore »de’di lei beni , anche prima della corona Imperiale . Perciò niun » cafo faranno dell’ elTere andate l’anno Seguente a incontrarlo tut-» te le Città di Tofcana, e di Spcleti, per l'oggettarfegli, com’egli » dice coll’ autorità della ilelTa Cronica . » Di quelle cofe, capaci per le loro varietà a generar confufione » in chi fi fia , daremo orora una notizia più efatta , rillringendo le » azioni della Conteffa Matilda , e de’ due grand’ invafori dello Sta-» to Ecclefiallico, Arrigo V. e Federigo Barbarofla . Ma prima voli gliamo preventivamente additare i principi della Signoria di Ferra-» ra ne’ Marchefi d Elle, quali gli ftabilifce il Signor Muratori nel » Tomo feguente : affinchè il Lettore trovandoli in più luoghi di que-» ilo , fin dall’ an. 1097. chiamati Duchi di Ferrara &c. non credei » fe , ch’ei attribuiffe loro tal Signoria avanti tempo . Racconta egli, » come elTendofi già molto dilatate le celebri fazioni Guelfa, e Ghi-» bellina , Guglielmo de gli Adelardi ricco , e potente Cittadino Fer-» rarefe , capo della Fazione Guelfa ebbe una figlia chiamata Mar-» chefella, la quale dopo la morte del Padre, e del Zio Adelardo, »fratello di Guglielmo, rimafe erede del pingue patrimonio. Or »quella per opra della Fazion Guelfa, che era rimalla fenza capo, » efpolla alla Ghibellina, la quale aveva per fuo Capo Salinguerra, Tomo VI. c f«