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Italia, allorché occorreva l’elezione de’Vefcovi. Si lafciava al Clero e Popolo un ombra dell’antico diritto, con permettere loro di eleggere e nominar quattro perfonaggi , uno de’ quali poi foleva eiTere prefcelto dal Re d’Italia, o iia dall’Imperadore.
Ma talor fuccedeva , che i Re ed Imperadori , rompendo queiF ordine , eleggevano fuor de gli Eletti chi più era loro in grado ,
Ciò appunto avvenne in quefta congiuntura .
  Trovava si alla Reai Corte in Germania Guido da. Velate ,
Villa del Milanefe, uomo di baila lega, per quanto lafciò fcrit-to Arnolfo (<i) , con dire: Suflulit eum de gregibus , & de pofl(*) Amulf. foetantes accepit eum. Come egli fi aiutafle, non è ben noto ° Me~ certo. Sappiam folamente , che il Re Arrigo, anteponendolo a eap'.ù3’
i	quattro Eletti, il dichiarò Arcivefcovo di Milano. Se crediamo alfuddetto Fiamma, Guido era flato eletto dalla parte de i Nobili di Milano , e ne dà qualche fondamento Landolfo Seniore: il che pare, che poiìà giuflificar la rifoluzione prefa dal Re Arrigo. Aggiugne di più, che queilo Guido era fuo Segretario, del che fi può dubitare. Reità incerto, quando egli entrafTe in poffeiTo della Cattedra Ambrofiana . Nel Codice Eitenfe dì Arnolfo è notato l’Anno 1046. ed Ermanno Contratto mette in un Anno la morte di Eriberto, e nel fufleguente l’elezione di Guido. Non fembra molto probabile quefla opinione, perchè quando fuffifta la morte di Eriberto nel Gennaio dell’ Anno pre-fente , difficilmente potè reilare per sì lungo tempo vacante la Chiefa di Milano . Venuto in Italia Guido , fu mal ricevuto dal.
Clero della Metropolitana, e durò fra efii una gran difcordia ; ma per paura del Re moitrarono di acquetarfi , e l’accettarono per loro Paitore . Da queilo fatto poi con ficurezza raccogliamo* che i Milanefi erano tornati in grazia del Re Arrigo, e ricono-icevano la di lui autorità e fignoria. Concedette eflò Re in queil’ Anno un Privilegio al Moniflero delle Monache di Santa Giulia di Brefcia , pubblicato dal Margarino (b) , e dato Anno Do-miniccz Incarnationis MXL V. Indiclione XI11. undecima Kalendas Augufìi, ordinationis v_ero Domni Henrici XIII. (dovrebbe e fiere t. Con-XVII. ) Regni vero VI. ( li feriva VII. ) Aclum TrajeSula. Pa- flitut, 89. rimente con altro fuo Diploma darò in Augufla (c) , ma fenza
il	giorno e il Mefe , confermò tutti i Beni, e diritti della Chi e-fa di Mantova a Marciano Vefcovo di quelia Città. Secondo Er- ferì. 74-manno Contratto (^), Gotijredo Duca di Lorena, veggendo di ^cTrum-non poter foitenere la fua ribellione, andò in queft’ Anno a git- etusin cfo.
                                                                                 tarli