Annali d* Italia,
         lo	fenza il beneplacito di Milano , a cui erano fudditi. Spedirono poicia colà a chiederne licenza , e queda non fu negata da i Milanefi. Continuò il fuo viaggio Federigo con didruggere da’ fondamenti tre Terre di giurisdizion di Milano, cioè Galliate, che era dell’Arcivefcovo , Trecate, e Mumma. Sire Raul Scrive ; Cajìra & Vilias de Monti, & Trecate. Truovafi nondimeno predo di lui Turris de Mommo. In que’contorni celebrò Federigo la Feda del Natale con grande allegria, mentre gl’ innocenti abitatori <li quelle Terre piagnea'no, defedando la di lui crudeltà. Era col Re Federigo calato in Italia anche il Duca.
(a)	Chronìc. Guelfo, e fappiamo dalla Cronica di Weingart (a), che ven-^pud^Letb. ner0 a trovarlo Legati de omnibus Civitatibus TuJclce , necnon ex nhium. T. i. omnibus Civitatibus Spoleti , munera condigna offerentes , & fub-Scriptor. jeclionem voluntariam promìttentes . Prefe egli anche poffeffo di
 ninsvic. rutte ]e (Padella e Beni della fu Conteffa Matilda, nè apparifce,
(b)	Robert. C^e il Pontefice ne faceiTe alcuna querela . (b) Vennero in qued’ de Monte Anno i Mori Modamuti al Cadello di Pozzuolo , e gli diedero lidsT/ebe'rt. ^ Sacco ; ma ne pagarono la pena ; perchè accorfa la Fiotta del
        Re Guglielmo ne prefe molti, e derminò il redo colle fpade. Chiuderò le prefenti notizie con una fpettante alla Caia d’Ede. Per l’eredità del comune dipite , cioè del Marchefe Alberto A^
(c)	Antichi, io li. erano date finquì liti ed anche guerra (O, di cui
ta Ejienji menzione la Cronica di Weingart, fra gli Edenfi di Germania c'Jp‘Duchi di Baviera e Saffonia, e gli Edenfì dTtalia Marchefi . Per terminar sì fatte differenze , Arrigo il Leone Duca di Saifo-nia , venuto in qued’Anno col Re Federigo in Italia, trovandofì fui Veronefe nella Villa di Povegliano nel dì 27. di Ottobre, concedette a titolo di Feudo tutte le fue ragioni fopra Ede , Scred-
        ilo,	d’Arquada , e Merendola a i Marchefi Bomfafio, Folco li. Alberto, ed Obi^o , dall’ ultimo de’ quali difcende la Sereniifima Cafa d’Ede, che già ne erano in p ode fio , facendo lor fine di tutte le offefe fatte da effi. oda i lor Maggiori alla Linea de’Du-chi. Con queda concordia i Marchefi tennero da lì innanzi pacificamente quegli Stati. Dì Rovigo e d’altri Stati, ch’eifi pa* rimente godeano , non fi vede parolaio qued’Accordo. Il me-defimo accordo fecero dipoi i Marchefi con Guelfo Duca di Spole-ti e Marchefe della Tofcana nell’Anno 1160.
Anno