48 Annali d* Italia: di Tofcana , fa ch’io il creda il medelimo enunziato in quella Carta. Arrivo’ felicemente l’Augufto Arrigo a Bamberga , e vi celebrò la fella di Pentecofte. Ma appena aveva egli meffo il piede fuori d’Italia, che il Re Ardoino più feroce che mai ripigliò l’armi, e ricominciò la guerra. E’da fapere per teftimo-ran Potenza calava di nuovo in Italia, ben conofcendo di fcqu. non poter cozzare con un Re sì poderofo, gli fpedì incontro de gli Ambafciatori, con efibirii pronto a rinunziar la Corona, purché gli concedefle un certo Contado. Il buon Re lafciatofi condurre da alcuni l’uoi Coniìglieri, rigettò 1’ offerta; ma egli ad ma- fnum Juis Jamiliaribus provenire damnum id puftea perjenjìt . Racconta dipoi lo ileiTo Storico, che ufcito d’Italia Nmperado-re , Ardoino , che dianzi era flato ritirato in un forte Cartello , Vercellenjem invajìt Civitatem , Leone ejusdem Epifcopo vix effigiente . Otnnem quoque hanc Civitatem comprehendens , iterum fuperbìre cceptt . Abbiam veduto di fopra colla teftimomanza di Arnolfo Storico, ch’egli non folamente prefe Vercelli, ma af-fediò anche Novara, Cumas invaia, multaque alia demohtus èfl loca [ibi contraria. Preftarono aiuto in quella moifa d’armi ad Ardoino anche i Marcheiì, Progenitori della Cala d’Efte, forfè perchè parenti fuoi, fapendo noi, che Berta Figliuola del Mar-fb) Antichi- chele Oberto li. fu maritata (b) con O/derico Manfredi , Marche-F. 13M celet>re ^ Sula, il qual forfè era della Cafa del Re Ardoino. De i danni inferiti da quella guerra ne toccò la fua parte alla Chiefa di Pavia, quam ipji in futs pertinentiis igne & rapinis ve-hementer devajìaverunt j perciò quel Vefcovo o Clero in quell’Anno ricorfe all’Augufto Arrigo ia Germania , chiedendo giultizia e compenfo. Egli dunque con fuo Diploma, dato Anno Incarnatio-nis Dominicce MXllll. Indizione AH. Anno vero Domni Henrici Imperatore Augujh Regni XIII. Imperli vero Primo. Aclum So-lega ( non so che Luogo iìa quello ) dopo avere efpofto, Ubertum Comitem Filium Hildeprandi, Otbertum Marchionem, & Filios ejus , & Albertum Nepotetn iilius , poftquam Nos in Regem & lm-peratorem elcgerunt, & poft manus Nobis datas , & facramenta jVobis facla , cum Dei Nojlroque inimico Arduino Regnum noflrum invafìffe , rapinas, prccdas, devaflationes ulnque fecijfe &c. erano fecondo le Leggi incori! nella pena della vita , e tutti i lor Beni devoluti al Fifco: affegna perciò alla Chiefa di Pavia una te-