J04 Annali d’ Italia; riceverne poi l’inveilitura della metà dal medeiimo Prelato. Que-ili fon fegni chiariffimi, che 1’Efarcato di Ravenna era in quelli tempi , come anche 1’ abbiam veduto per tanti anni addietro, (otto il dominio immediato de i Re d’Italia, fenza che apparisca, che più vi avellerò dominio , o vi pretendeffero i Romani Pontefici. Non meno dell’Auguilo fuo Padre fi fegnalò il giovanetto Re Arrigo fuo Figliuolo in quell’Anno, con avere riportate due vittorie contro i Boemi, e meffo al dovere Oldenco Duca di quella Provincia, ed altri ribelli all’Imperador fuo Padre. Segui nell’ Anno prefente, o pure nell’ antecedente uno Strumento fra lngo-( > Antìqu. ne Vefcovo di Modena (a), e Bonifacio chiaramente appellato fé?'1 t D^ Marchio & Dux Tufcice. Il Vefcovo dà a Bonifazio, e a Rie hi l-' da fua Moglie , due Caflella , cioè Clagnano e Savignano a titolo di Livello; ei due Conforti cedono al Vefcovato di Modena le due Corti di Baioaria ( oggidì Ba^ovara ) , e del Fojfito del Re colle loro Cartella. Confermò 1’Augulto Corrado, non fo fe in gueilo o in altr’ Anno, i fuoi beni alla Badia di Firenze con Di- (b) PuccU ploma, pubblicato dal Padre Puccinelli (¿), e dato II. Nonas neth Cron.. Mait , 1 ndiclione IL Anno Dominicce lncarnatioms MXXX1V". fia-eni. * Anno autem Domni Chuonradi Secundi Regnanùs X. imperli vero Vili. dclum Radesbonce. Queile Note Cronologiche fono {corrette. Anno di Cristo mxxxv. Indizione ni. di Benedetto IX. Papa 3. di Corrado li. Re di Germ. iz. Imperad 9. (c) Herman- ^ Econdoche’ s’ha da Ermanno Contratto (c) nell’ Anno ¿lÌs ^Tchr ^ prefente 4 dell ero Dux Carentani & Hijìrìce ( Marchefe an-edu. ¿ani/: cura della Marca di Verona ) amijfa Imperatore grati a, Ducatu (d) -vf’ppo quoque privatus efl. Wippone (¿/) parla dì quefto fatto ali’Anno ™adi s'alici" 1028. e fcrive , che effo Adalberone fu mandato in efilio . Diede pofeia T Imperadore nell’Anno feguente , per atteilato del mede-fimo Ermanno Contratto, il Ducato di Carintia, e d’Iilria, e per conseguente anche la Marca Verooefe, a Corrado Duca di Fran-conia fuo Cugino , cioè a quel medefimo , che era (lato fuo concorrente alla Corona, ed avea polcia portate Farmi contra di lui. Corrado Padre di quello Corrado avea anch’egli, per quanto altrove s’è detto, dianzi goduto quelli medefimi Stati. Nota