n n a l i d’ Italia.
         armare fefianta Galee in aiuto del medefimo Augufto perlaguer“-ra, che fi andava meditando contro il Re di Sicilia. Ma quello lor palefe attaccamento a Federigo fu cagione , che non fi poterono accordare coll’ Imperador de’ Greci Manuello Comneno , pretendente , eh’ eifi rinunziaifero all'amicizia di Federigo; al che mai non vollero acconientire. Ma peggio loro avvenne ne gli Stati del Re di Sicilia, perchè confiderandoli il Re Guglielmo come nemici della fua Corona , benché aveife pace con loro, pure all’ improvvifo fece prendere quanti Pifani fi trovarono nelle fue contrade , ed occupar tutte le loro mercatanzie . Corfe un ( a) Hugo- gran pericolo in queft’ Anno effo Re Guglielmo in Palermo . (<?) m^sÌcui Folto era il numero de* prigionieri di Stato in quelle carceri.
         Ebbero coftoro maniera di ufeire, ed ufeiti aifalirono il Palazzo Regale con difegno e gran voglia di trucidare il Re. Fecero così bene il loro uffizio le Guardie, che andò fallito il colpo, e recarono i più d’effi tagliati a pezzi.
          Anno di Cristo mclxiv. Indizione xif. di Alessandro 111. Papa 6. di Federigo I. Re 13. Imperadore 1 o.
        C^Ontinuo’ Papa 4leJfandro ancora per queft’Anno la fua dimora in Francia nella Città di Sens , dove ebbe molte faccende per le differenze inforte in quefti tempi fra Arrigo Re d’Inghilterra , e Tommafo Arcivescovo di Canturberì , che fu poi fanto Martire. Intanto 1’ ambiziofo Antipapa Ottaviano, chia-
(b)	Card, di mato Vittore III. mentre dimorava in Lucca (b ), fu colto da 'v'uì°AUxanduna mortaIe infermità, e quivi impenitente pafsò al tribunale di ni. Pan. i. Dio nel di 20. d’ Aprile. Pietro Blefenfe , che ne parla per if-T. 3. Rer. perienza deferive il di lui fafto, e la di lui crudeltà; e pure fi fece credere alla buona gente, che al fuo fepolcro erano fucce-duti non pochi Miracoli . Pro cujus fanclis mentis dicitur , Deutn
(e)	Aecrbus mu^a miracula ibi fecijfe : così fcrive Acerbo Morena (c), uno Morena, Hi-de fuoi parziali : il che fempre più ci dee rendere cauti a di-^ml46ud^' ftinguere i veri da i finti, o da i creduti Miracoli. Reftavano faticar. tuttavia in vita due foli Cardinali Seifmatici , cioè Giovanni da.
        San Martino, e Guido da Crema. Coftoro fecero un’adunanza di molti Ecclefiaftici della lor fazione ; e giacché Arrigo Vejcova
          4i Liegi ricusò il. falfo Pontificato x fu quello conferito allo ftef-
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