XI Dio, che il petto forte di quefto virtuofo, dotto, ed incotrott» Pontefice , per correggere fpecialmente gli abuiì delle Simonie v e delle incontinenze del Clero . Or quefto S. Pontefice inviò l’an. 1074. ad Arrigo nobile Legazione , cioè 1’ Augufta madre, e quattro favj Vefcovi, ma fenza frutto . Perciò 1’ anno feguente furono da lui proibite nel Concilio Romano per la prima volta pubblicamente /otto pena di [comunica le ìnvefliture de’ Vefcovadi, e delle Abbazie , che i Re davano a gli Ecclefiajlici, col porger loro il Pajlorale , e r Anello . S’ era da molti anni introdotta quejla novità, E coll’ effer divenute dipendenti dalla volontà de’ Sovrani temporali , che in qui tempi erano di cofcien^a guajla , le collazioni delle Chiefe , e dignità Ec-clefafliche , s era aperta una larga porta alla Simonia . A quefto favi© ragionamento del Sig. Muratori vogliamo unirne altro iìmile dell’ an. 11 11., giacché quefte due fole volte parla dipropofito fu tale affare , rimettendofi nel refto al P. Tommafini, e altri Scrittori Ecclefiaftici : Ed ecco , egli dice , il fofpirato fine di’ una sì lunga , e deplorabil tragedia. Tanto vi volle a f,radicare un abufo , che infenfibil-mente avea prefo piede nella Chiefa di Dio, contro tutti i riti dell’antichità , ne’ quali fempre erano fiate le elezioni de Sacri Pajlori, con gravifjimi fulmini emanati contro della Simonia . » Arrigo diftratto dalla guerra in Saffonia diffimulò per quefto anno il fuo mal talento contro il retto operar del Pontefice : ma 1’ anno feguente 1076. , effendo egli giovane fervido di 16. anni, diè principio all’ infaufta guerra tra ’l Sacerdozio, e l’Imperio. Il S. Pontefice lo minaccia prima col terror della fcomunica: ma ei riceve i Legati con difprezzo : dichiara illegittimo il Pontefice nella Dieta di Vormazia, gli folle va contro l’Italia: gli trasmette fino un temerario Cherico Parmigiano , che nel pubblico d’ un Concilio Laterane’nfe lo minaccia a nome d’Arrigo, e gl’ intima di deporre la Tiara. Allora fu che il S. Pontefice, aflicurato prima dell’ affiftenza della Ducheffa Beatrice, e della Conteffa Matilda , e informato della difpoiìzione de’ Principi di Germania contro il giovane Re : dichiarò fcomunicato, e decaduto dal Regno Arrigo IV. , con affolvere tutti i di lui fudditi dal giuramento di fedeltà ; rifolu^ione , che quantunque non praticata da alcuno de fuoi Predecef-fori ; pure fu creduta giufìa , e neceffaria in quefla congiuntura. » Il vederiì abbandonar da tutti lo fece apparentemente ravvedere , ed implorar mifericordia. Gli s’ accordò il perdono, i’e faceva la dovuta penitenza ; lo promife , ma però fcelfe a tal effetto l’Italia, ove avea buon partito di Vefcovi Scismatici, cioè » quei