1 Annali d’ Italia; Oftienfe , che fcoperto l’inganno, s’adirò forte l’Imperadore contra de’ Beneventani, e perciò fequenti tempori perrexit iterum fuper Bene.ven.ium, & obfedit eam undique per dies multos . Sed nihil adverfus earn p ree vale ns , Romam reverjus e fi. Unde vix ad fua reverù difponens, mortuus efl. La morte di Ottone III. cadde nel Gennaio dell’Anno feguente . Parrebbe perciò, che in queft’ Anno feguiffe 1’ attedio di Benevento . In fatti Romoaldo (>.) Romua'- Salernitano (a) fcrive , che Ottone III. obfederat Beneventum dus Saler- /[nno y^f/, Indiclione IV. ( vuoi dire XIV. ) & acriter ìpfam Ci- nitanus . ' ., ' L.J. Chronic. vitatem expugnans vi cotperat. Contuttocio non pare alidi certo Tom. vii. qUetto attedio, e molto meno è da credere, ch’egli prendeffe er. taic, quej|a Qtt£ # £ quando pur fotte fucceduto , difficile è lo ftabilir-ne il tempo , cioè fe nel prefente , o nel precedente Anno . Credo bensì, che fui principio di queft’ Anno fuccedeffe 1’ attedio di Tivoli . Tangmaro Prete , Scrittore contemporaneo nella Vita (b) Tang*. di S. Bervardo Velcovo d’Ildefeim (¿), racconta, che quel fan-'vìta s^Ber- to Pre^aro a cagione d’una controversa inforta fra lui eWihgifo wardi r. i. Arcivefcovo di Magonza , arrivò a Roma nel dì 4. di Gennaio dell’ Scrìptor. Anno prefente , ed efpofe le fu e querele al pu/fimo Papa Si ¿ve» fjjbnUìl fir0 - a^l Imperadore Ottone , di cui era ftato Maeftro , e ad Arrigo Duca di Baviera , che il trovava allora alla Corte d’etto Impe-radore . Fu raunato un Concilio, decifo in favore di lui, e fpe-dito in Germania Federigo Cardinale della fanta Romana Chie-fa , Sattone di Nazione , per terminar quella briga con un altro Concilio. In que’ giorni, feguita a dire Tangmaro, avea T Im-peradore Ottone intraprefo l’attedio di Tivoli con tutte le macchine di guerra , e iacea gran guerra a quella Città. S. Pier Damiano fcrive, che l’origine d’etta venne dall’avere quel Popolo uccifo M1 zzo lino , Duca o ila Capitano d’etto Augufto Ottone III. e dall’aver anche obbligato lo fteffo Imperadore a fcappare dalla Città . Ma Tangmaro affai dà a conoscere , che la lite era in-forta fra i Romani, e quei di Tivoli; e perciocché Ottone inclinava in favor de’Romani , i Tiburtini li ribellarono, e fu ne-ceilìtato l’Imperadore a prendere 1’armi contra di loro, ma con trovare quell’ offo p ù duro di quel , che lì penfava . Se vogliam (c) Pnrus credere al medefimo S. Pier Damiano (< )» ^ trattava di mettere inV°aUSs 3 ^ ^Pac^a rutI* 8^' abitanti di quella Città; ma buon per lo-Romiuldi. to , che c-ipitò in quelle parti S, Romoaldo Abbate, per rinunziare la B dia di C latte . ’ S’mt.erpofe egli , trattò d’accordo, e fece che l’àdirato Augufto il contentò , che quel Popolo atterraffe una