XIII »glio, con dichiarar Tuo Collega, e iucceffore Arrigo V. fecondo-» genito. Ma pensò male a’ caiì Tuoi: perchè que(H refo più ardito » del fratello , mode al padre un’ afpra guerra, 1' obbligò a cedergli le » infegne Regie, e a fuggirl’ene in Colonia, e Liegi, ove tramando »nuova guerra con ajuti efterni, l’an. 1106. terminò in età di 5 6. » anni la vita. Per comparire ( conchiude il Sig. Muratori:) al Tribunal » di. Dio a render conto di tanti Juoi viy, di sì lunga vejfa^one data alla » Chiefa, e del tanto [angue crifliano fparfo pe fuoi capriccj , e per la fua » oflina^ione nello Scisma. Così conduce l’eruditiffimo Annahfta le a-» zioni, e le vicende di quefto Principe infelice, fenza ammetter tan-» te falfìtà inventate da’nemici della Chiefa. » La gran conneflìone , che hanno i fatti della ContefTa Matilda con » quei d’ Arrigo IV., ci obbligherebbe qui a riferir ciò che ne dice il » Sig. Muratori. Ma conciofiiachè ci convenga parlar di lei nel fecolo » Seguente, differiremo ad altro mefe il carattere da lui fattole, la di-» fela, che ebbero fempre in lei i Romani Pontefici, e la fua dona-» zione alla S. Sede; e conchiuderemo colla moderata critica fatta » dal noftro Annalifta alle opere di S. Pier Damiani celebre Scrittore » di quefto fecolo . Parlando di lui all’ an. 1007. , in cui nacque in » Ravenna, lo chiama grande ornamento di quel fecolo. Similmente » 1’ efalta a gli anni 1051., e 1057., ma più che mai l’anno 1072., nel » qual morì in un Moniftero poco lungi da Faenza: poiché dice, che » mancò in lui Un qran lume , ed ornamento della Crijìianità , mercè del-» la. faenza., e del raro %elo, che in tutte le anioni fue fi offervò, e tutta-» via e o[ferva ne’ libri fuoi , vivi teftimonj ancora d' un feliciJJimo, e piif-» fimo ingegno . In quanto a’ medefimi libri però foggiunge poterfì de-» fìderare in effi più parfimonia nelle allegorie , e più cautela in credere, e » fpacciar tante vifioni, e miracoli, alcuni de quali poffono anche far du~ » bitare de veri. E incontratofì all’ anno 1027. nella morte di S. Ro-» mualdo Iftitutor dell’Ordine Camaldolefe, al quale S. Pier D«imiani » attribuifce 120. anni, dice eflérvi chi crede , che il Damiani avvez-» zo a credere ,e fpacciareil mirabile dapertutto, abbia troppo accre-» fciuta l’età di quefto Santo. Altrove anche diffe all’anno 1001., » che credulo più degli altri, imbottì le Opere fue di vifioni, fogni e mi-» racoli (ìrani: e lo denie all’anno 1062. nella predizione fa mi a Ca-» daloo, perchè non avveroffi. Cofe però tutte, che non diflruggono » il buon nome, e le virtù da lui decantate , come fi è detto. Siccome » non le diftruggon que’ verfi aculeati, che fcrifTe il Santo contro al-» tro Santo , cioè contro S. Gregorio VII. allora Arcidiacono della » C. R , modo dal zelo, perchè gli pareva , che s ingerifle troppo Tomo VI. b »negli