568 Annali d’ It alia,' Ma non si torto furono cofcoro tornati in Tofcana, che Giliberto Conte di Gravina , e Riccardo da Gaia coll’efercito del Re di Sicilia entrarono in eifa Campania , ed inaiti coi Romani ricuperarono Verdi , Alatri, Ceccano , ed altre Terre. Si. ruppe ancora (a) Caffarì in queft’ anno la tregua fra i Pifani e Genovefì (a), e cominciò 'tnnf'T?6 ^ UI1 P°P01° a^’ altro a far quel male che potea , con prenderti "rc". Italie.' le navi. Riufcì a’ Pifani dopo aver bruciato Capo Corfo, di giu-gnere nel dì 21. d’ Agofto all’improvvifo addolco alla Città d’AI-benga , e di prenderla , con darle pofeia il facco, e confegnarla alle fiamme . PalTarono eiìì dipoi alla Fiera di Sant’ Egidio in Provenza con Galee trentuna. Mai Genovefi antiofi di vendicarti, con maggior numero di Galee andarono a cercar colà i nemici ; e fidandoti , che Raimondo Conte di Santo Egidio non proteggerebbe i Pifani , attaccarono una battaglia, che fu Separata dalla notte, (bl Annales Gli Annali Pifani (b) dicono, eilerne ufcita vittoriofa la lor Na-Tom^ó Rer z*one » ma c^e Per una ^era tempefta nel ritorno perderono do-tdicur '. L dici delle loro Galee con tutta la gente . Crebbero in queft’Anno i guai delle Città di Lombardia. Avea 1’ Augufto Federigo lafciati dapertutto i fuoi Ufiziali, che raccoglieffero i Dazj e 1 tributi fpettanti al Fifco Imperiale . Per (c) Acerbus tefti monianza di Acerbo Morena (c), tuttoché parzialiffimo dell’ ^[‘laudin. Imperadore , quefti cani ne etigevano fette volte più del dovere. Tom. 6. Rer. Plus de feptem , quam Imperatori de jure deberttur , ab omnibus injuJIe bulicar. excutìebant. Il Morena va fpecibcando gli Smoderati tributi ed ag-gravj , che l’avidità loro inventò. A i Milanefi non fi lafciava che un terzo delle loro entrate. Sopra ogni Cafa , Sopra ogni Mulino , Sopra la PeScagione impoSero Dazj. La caccia tutta per eifi. Tolto a i Nobili, padroni delle Cartella, il Dirtretto , o fia la GiuriSdizione, benché goduta per trecento anni addietro. Altre rt, , eftortioni di grano , di fieno , legna, polli, e d’altri naturali tut-Tom.6.Rtr. tQdì ti faceano da effi Ufiziali per atteftato di Sire Raul (¿0- In Italie. fomma tutto operavano coftoro, per ridurre all’ultima difpera-zione i Lombardi; il che nondimeno fi credeva contro l’intenzion d’erto Imperadore. Teneva intanto il timore di peggio molti di quefti Popoli in dovere ; ma in lor cuore fi rallegravano al vedere nella Marca di Verona già alzata bandiera per la difefa della Libertà ; e all’ udire , che i Veronefi e Padovani aveano tolto di mano a i Tedefchi le due fortiiììme Rocche di Rivoli ed Appendice , e Spianatele da’ fondamenti. Anno