Anno M C X X I X. Jupìnavit, atque ad Germaniam, quaji ad fua propria loca re-dire fecit . V’ha chi crede, che la di lui ritirata feguilfe nell’ Anno prefente, o nel Seguente, ma non ne appariscono le pruo-ve ; e che ciò aweniffe Solamente nell'Anno 1132. lo vedremo fra poco. E’Stato creduto, ch’eifo Re Corrado foggiornaf-fe tuttavia in Lucca nel; dì 4. di Settembre , perchè fecondo 1’ atteftato di Francefco Maria Fiorentini (a), in quel giorno e (a) Fiorent. luogo concedette un Privilegio al MoniStero di S. Ponziano . Ma di da abbracciar sì fatta opinione dee ritenere ognuno il vedere ch’egli in eSTo Privilegio è intitolato Conradus divina grada Ra-vennatum Dux, & Tkujcice Prcefes & Marchio . Se Si trattaSTe de) già menzionato Corrado, coronato Re in Milano, avrebbe egli adoperato il titolo di Re. Però Marchefe di Tofcana era in queiti tempi un Corrado, diverfo da Corrado, Fratello di Federigo Duca di Suevia ; e queSt’ultimo , Sé crediamo all’Urfper-genlè (b) , era Duca di Franconia. Per confeguente nè pur fuf-i'b) Abbas SiSte , che Corrado Marchefe di Tofcana foSTe Nipote di Arrigo V. Auguito , come immaginò il fuddetro Fiorentini. Di quello Corrado Marchefe di Tofcana ho io pubblicato due Diplomi (c) , fpettanti all’Anno 1120. e 1121. i quali ci fan conofce- c Ant;qu. re, ch’egli vivente ancora Arrigo Quarto fra gl’ Imperadori ^l'tcarum governava la Tofcana . Ci ha confervato Udalrico da Bamber-ga (d) un’altra Lettera, fcritta da Lidf edo Vefcovo di Nova-/'?«■ ra Lothario Dei gratta Romanorum Regi Augujlo, in cui leggia- O UdalrLp mo le feguenti parole : Excellenda vejìra prò certo cognofcat , apud Ecci‘r~ quod Novaria , Papia , Placenda , Cremona , & Brix’a , Civi dum f- 2. tates Italia, firmiter fidelitatem vejlram cujìodiunt , & adven lum vejìrum unanimiter cupiunt . Cunradus autem Mediolanen-fium Idolum , ab eis tamen reliBum , arrepta fuga folum Parmcz habet refugium , ubi tam pauper, tamque paucis Jìipatus vi lue r moratur, quod ab uno loco ad alium vix fama ejus extenditur. Veggiamo qui, che i MilaneSì aveano già abbandonato Corrado, e eh egli poveramente dimorava in Parma. Ciò fembra indicare, che anche nell’Anno Seguente ■ egli lì tratteneste in Italia , ma caduto di credito. Nè certamente egli doveva edere Corrado Duca di Tofcana. ' Giunta che fu la Primavera, ( e ) tornato Ruggieri Duca di (e) Abbas Puglia e Conte di Sicilia di qua dallo Stretto, con un poifente e- felefi!ius farcito , trovò , che Tancredi di Convellano s era rimeiib in poi- ¿jiqù, ' feifo di Brindili e d’altre Terre a lui dianzi tolte. Intraprefe i’af- fedio