Anno M C X. 3 ór Nobìlis Urbs fola Mediolanum populofa Non fervìvit ei, nummum neque contalit ceris. Ecco dunque, che non può ilare la Coronazione Suddetta. Nè allora Grufolano Soggiornava in Milano, perchè ito in Terra Santa; nè Giordano peranche era flato eletto Arcivefcovo di Milano. PaiTato il Po venne il Re Arrigo a Piacenza, dove fu accolto da que’Cittadini con allegrezza, ed onorato di fuperbi regali. L’altra parte dell’efercito fuo , che era calata in Italia perla Valle di Trento, arrivò apud Viruncalia, fecondo il concerto, e quivi fi uni coll’Armata, e collo ileiTo Re. E’Scorretto qui il teilo dell' Urfpergenfe (a), e dee dire apud Runchalia , cioè ne’prati (a) Abbaiti. Roncaglia fui Piacentino, dove alla venuta de i Re ed Impera- uiFrsenJ-dori fi folea celebrar la Dieta Generale del Regno d’Italia, concorrendovi tutti i Principi , Baroni, Vaffalli , e Miniftri delle Città-. Si dee credere , che veramente anche in quella occasione fi celebrai^ la Dieta Generale del Regno , perchè Arrigo per tre retti-mane fi fermò in quelle parti. Ottone Frifingenfe fcrive ( b ) , eh’ (b) Otto egli diede la moftra al Suo eSercito preiSo il Po , e che vi fi trova-rono trentamila Soldati a cavallo Scelti, fenza gl’italiani, con- carp\ ¡4'f" corfi afervirlo. Venne dipoi a Parma. Sprezzava Arrigo tutte le Città Italiane . La fola Conteff a Matilda gli dava dell’apprenfìone, perchè ben coufapevole egli era di quanto ella aveva operato contra dell* Auguflo Arrigo IV. fuo Padre. Ed ebbe ben la Contefl’a la prudenza di non volerfi portare alla Corte , nè metterli a rifehio di qualche fgarbo , o violenza . Molti Principi e Baroni oltramontani fi portarono a vifitarla (c), Per conofeere in lei una perfo- (c'> Donilo na fuperiore al fuo feifo, e di tanto credito per tutta l’Europa. llb'2% c’ Trattoffi dunque fra efl'a e il Re per intermintios di pace e con« cordia. Preilo ella ad Arrigo tutei gli oiTequj dovuti al Sovrano; ed Arrigo a lei confermò tutti gli Stati e diritti ad eiìa competenti . Mathildam Comittffam per internuntios [ibi fubjeciam gra~ tia fua & propriis jujìaiis donava : Sono parole dell’U.fpergen-Se. E Donizone fcrive,. che la Contefla per trattare di queilo accomodamento, dalla Fortezza di Canofla pafsò a quella di Bibianello, oggidì Bianello, ed aver ella promeffa fedeltà al Re contro a tutti, fuorché contro al Romano Pontefice. Indi Sul principio di Dicembre il Re Arrigo per la ilrada di Monte Bar-done , o fia di Pontremoli , fi rnoiTe coll’efercito alla volta della Xofcana; e perchè caddero immenie pioggie in quel tempo ? saolf-