Annali d’ Italia; oltre efpugnaifero Meadia , o Almadia , reila incerto , quando»' per avventura Tuniii e Almadia non forteto la fterta Città. Ag-giugne dipoi, che i Pifani non avendo forze per mantener Tu-nifi in loro potere, Spedirono a Ruggitn Conte di Sicilia, con etib»rgli il poffeffo di quella Citrà. Ma Ruggieri, fra cui e il Re di Tuniii paifava buona, amicizia , non volle romperla per quefto, o più torto perchè conofceva troppo difficile il (ottener le conquiile nell’ Affrica . Però il Re di Tuniii per liberarti da i Pifani diede loro una gran fomma di danaro , premile di non più corfeggiare fopra le Terre à’ Italia, e riial'ciò tutti gli Schiavi Criftiani. Un tal racconto a me fembra il più credibile di. tutti. Ora ci vien dicendo il Malaterra, che in quefti medefimi tempi il fudderto Conte Ruggieri fece l’imprefa di Siracufa . Sembra feorretto il fuo tefto allorché mette quefti fatti fotto 1’ (iV Lupus Anno 108$. Anche Lupo Protofpata (a), e Romoaldo Salerni-fn°Chronto, tano rifèrifeono al prefente Anno 1088. la prefa di Sira- (b)Romuald. cufa, la quale per teftimonianza d’elio Malaterra accadde nel-Tom* Chron‘^a forma feguente . Mentre fi trovava in Puglia o in Calabria Rjr.]Italiej.r. H Conte, Ruggieri per calmare le diiTeniioni inforte fra il Duca, Ruggieri, e Boamonda fuoi Nipoti, Benavert Saraceno comandante in Siracufa con una fquadra di navi avea dato un gran guaito, alla marina di Reggio e d’ altri Luoghi della Calabria , con profanar le Chiefe , e condurre in ifchiavitù le Monache e gli altri abitanti'. Però Ruggieri alleftita nel verno una nume* rofa flotta , nel Maggio dirizzò le prore alla volta di Siracufa , e per terra fpedì Giordano fuo Figliuolo colla Cavalleria. Uditogli incontro Benavert con tutte le fue forze di mare, ti venne ad una fanguinofa battaglia. Saltò Ruggieri nella Capitana nemicale vo endo Benavert paifare in un altra nave, cadde armato in mare, e vi fi affogò. Ebbe con ciò fine il combattimento. Moltiflìmi legni di que’Mori vennero in potere del Conte ..Dopo di che egli (tritile d’affedio Siracufa , e vi flette intorno ben quattro Meli . Per la mancanza de’viveri a tale ■ venne la fame di quel Popolo oftinato nella difefa, che alcuni .fi. cibarono di cadaveri umani. Finalmente veggendo la Moglie del morto Benavert- difperato il cafo, imbarcatali col Figliuolo, ©.co’principali Saraceni in due navi, fece vela, e fi falvò nella marina di Noto : con che quella nobil Città venne in potere del Conte Ruggieri. Fece egli ribenedire i (acri Templi già occupa-