Anno MCXXXIX. 467 metterebbe il piede, finché quel traditore ( cioè il defunto Duca Rainolfo ) dimoraffe fra loro. Fu corretto con fuo gran rammarico quel Popolo a far diffotterrare il cadavero fetente d’effo Rainolfo , che da alcuni fuoi nemici con una fune legata al col- lo tratto fu per la Città , e gittato fuori d’effa nelle foffe : vendetta orribile e deteinata da tutti, e infino dal Duca Ruggieri, il quale preiéntatofi al Padre tante preghiere adoperò , che gli fu conceduto di farlo feppellire. Non entrò per quefto il Re Ruggieri in Troia, ma a dirittura andò a piantar l’affedio per terra e per mare alla Città di Bari . Spedi Innocenzo Pontefice il Vefcovo d'Oftia a que’Cittadini con efortazioni paterne di cedere amorevolmente alla forza, per fottrarfi al rigore. .Ma quel fuperbo Popolo nè pur volle lafciarlo entrare in Città , non che badare a i di lui configli. Tornossene intanto il Papa dopo il dì 2. di Settembre a Roma , ricevuto con immenfo gaudio da i Romani, i quali tentarono bensì d’indurlo a rompere la pace fatta per forza; ma Innocenzo, ficcome Principe di veterana prudenza, non volle ac-confentire al parer di que’ bravi, che poco dianzi aveano lafcia-ti sì bei fegni del loro coraggio nella precedente zuffa. Continuò il Re Ruggieri per tutto 1’Agofto e il Settembre l’affedio di Bari ; le fue petriere e torri di legno diftruffero parte delle mura e torri della Città e non pochi Palagi ; crebbe anche a dismifura la fame fra quel Popolo fino ad aver per grazia di poter mangiare carne di cavallo e un tozzo di pane : di maniera che finalmente trattarono della refa, che fu loro accordata con onefte capitolazioni . Tutto pareva tranquillo e quieto , quando prefentatofi al Re Ruggieri uno de’fuoi loldati dimandò giustizia contra di Giacinto Principe di Bari, perchè gli aveffe fatto cavare un occhio. Diede nelle fmanie il Re , e fatto fare il proceffo da’Giudici di Troia, Trani, e Bari, con pretendere rotta la capitolazione, fece impiccare il fuddetto Giacinto con dieci fuoi Configlieri, e cavar gli occhi a dieci altri, e imprigionare in oltre e fpogliar de i loro beni vari prudenti Cittadini di Bari : fe con giuftìzia e buona fede , Dio lo fa . Con quefti barbarici paffi camminava il. Re Ruggieri , che pofcià fui fine di Ottobre fe n’andò a Salerno, ed ivi ilando pubblicò varj confifchi e bandi contra di chi avea impugnate l’armi contra di lui. Finalmente nel dì 5. di Novembre imbarcatoli m una nave ben corredata, pafsò a Palermo. Fece gran guer- G g i ra