Anno MCI, 357 A le(Jìo ^ che pattava d’intelligenza co i Turchi, parte per gli (tenti e mancanza de'viveri, parte per le Sciable e treccie nemiche, perì quafi tutta . tra gli altri Principi, che laSciarono la vita in sì sfortunata Spedizione , (a) uno fu il Suddetto Arcivefcovo di Mi- (0 Landul. lano, o iìa ch’egli monile in una zuffa co’Turchi, o pure che fe-^/“^a. rito fuggifle a Coflantinopoli, dove Landolfo da San Paolo Scrive , lan.cap. z. che Succedette la Sua morte. Salvoffi dopo la rovina del Suo eSercito il Duca Guelfo, e per mezzo ad infiniti travagli ebbe almen la confolazione di arrivare a Gerufalemme. Soddisfatto ch’ebbe ivi alla Sua divozione, Se ne tornava quefto Principe per mare a caia; ma giunto all’ ISola di Pafo, o pure di Cipri, e colto da una mortale infermità, quivi finì di vivere, e trovò la fua Sepoltura o nel prei'ente o nel SufTeguente Anno: Principe gloriolò per tante Sue militari impreiè , e malììmamente per aver piantata in Germania, e laSciata quivi in gran potenza una Linea di Principi EftenSi ; la qual tuttavia più che mai fiori fce nella inlìgne Cala di Brunswich, Wolfembuttel, e Lunebur-go, dominanti anche Sul Trono dell Inghilterra. Keitarono di lui due Figliuoli mai'chi, cioè Guelfo V. Marito della gran Con-teiTa Matilda, ma da lei Separato, ed Arrigo, appellato per fopranome il Nero. Succedette Guelfo V. nel Ducato della Baviera , e quelti poi iì Segnalò colle doti della Pietà, del Valore, e della Liberalità, come s’ha dalla Cronica di Weingart. In qual Anno egli terminale i Suoi giorni reità tuttavia allo Scuro. Certo è, che vivente ancora elfo Guelfo, Arrigo Suo Fratello portò il titolo di DuC'i, e ne vedremo una pruova all’Anno 1107. Truovafi nel Maggio del prei’ente Anno la Conteffa Matilda in Governolo Sul Mantovano , (b) dove reitituifce al Monifte-^ ro di S. Benedetto di Polirone l'IScla di Revere con altri Beni."poiLonei 3* Si accinSe ella in quefti medelìmi tempi a ricuperar la Città di Ferrara, che tanti anni prima le fi era ribellata; e Satto un gran preparamento di SoidateSche, chiamati anche in aiuto i Veneziani ( c ), e Ravennati, che vi accorSero per Po con (c) D andai. una Squadra di navi, nell’Autunno paSsò all’aiTedio di quella Cit- Tom 'xìl. fa. Per. Italie. Coti tra quam gentes numero fine duxit & enfes, Tufcos , Romanos , Langobarddi galeatos , Et Ravtnnates , quorum flint maxime Naves . Cvcumflant equidem mukee maris atque carina} A Duce preclaro transtniffce Venetiano : Tomo VI. ' Y Som Chrjnicon. Ejtenfe T. if. Per. Italie.