-=$* 63 «ss» tempi, non si continuarono che di sola prammatica, e le quali anzi, colla nuova riforma adottata nel 1665, si volevano insensibilmente eliminate dal pubblico corso. Fu nell’ occasione stessa di tali regolazioni che uscì la nuova tariffa, colla quale dalle lire 16 si ammise 10 zecchino alle lire 17 ; la doppia d’ oro a lire 28 ; la giustina d’argento a lire 8:10, e lo scudo d’argento a lire 9:2. Qui vuoisi notare, come nel 1670, atteso 1’ asporto che facevasi degli zecchini, se ne fosse proibito lo stampo, divieto che non impedì le licenze o privilegi che tuttavia sussistevano, e che poi si ritirò nel 1676. Gli indicati prezzi poi si chiamarono in nuovo vigore colle posteriori tariffe 1687, 1693 e 1699, date fuori in occasione che continuavano i disordini di prima, e mantenute eguali, nonostante che fm da principio si rimproverassero di alcune sproporzioni col-1’ intrinseco delle monete ; siccome anche in seguito si mossero lagnanze consimili per le troppe facilitazioni accordate alla moneta forestiera, senza ben calcolare la diversa quantità di buon metallo che essa conteneva. Tuttociò giova di aver qui sommariamente accennato ; notando ancora che fra le cause più o meno generali o indirette degl’ indicali disordini, vogliono annoverarsi altresì le lunghe e dispendiose guerre, che in questi anni stessi, dal 1644 al 1700, logorarono le forze della repubblica, quella di Candia che durò venticinque anni, e 1’ altra di Morea sedici ; influito avendo certamente al rialzo nel valore della buona moneta, la quantità ed 11 prezzo sproporzionato delle monete peggiori, che colà si usavano per 1’ armata, ed il giro medesimo che, attesa la guerra, ivi face-vasi delle carte di pubblico credilo. Coll’ entrar del nuovo secolo, continuando gli alti prezzi di prima, si declinò nel 1703 di ammetter Io zecchino nei pagamenti a lire 17:5, ed il ducato a lire 7 ; nè più ci volle perchè presto il primo venisse riconosciuto a lire 20, e colla tariffa del 1718 a lire 22, la quale notò ancora il ducato a 7:10, la giustina a 10:10, e lo scudo a 11:14, prezzi abusivi, che già avevano anche prima. Contemporaneamente porsero grave materia di provvedimenti la mancanza e la falsificazione della moneta più usuale, e la quantità