Anno M 11 1. 19 Marni, Indizione XV. infra Burg.o de Luca prope Portarti Sancii Fndiani. Ma io non mi fono amichiate per quello folo Documento a crederlo e chiamarlo Marchefe di Tolcana. Tornando dunque al Marchefe Tedaldo fuddetto, altro io non so dire , fe non che egli era Come di Reogio e di Modena, come altrove ho provato. Di Jui fcriiTe ancora Donizzone Monaco (a) nella Vita della Con- (a) Doride teil'a Matilda fua Nipote, che il Papa l’inveite di Ferrara, Regibus exfiflit carus, notifsimus illis, Romanus Papa quem Jìncere peramabat, Et fibi concefsit, quod ei Ferrarea fervii. Inclino parimente a credere, ch’egli governafle Mantova, perchè nel feguente Anno truovo Bonifacio fuo Figliuolo con titolo di Marchefe in quella Città. Ed ancorché non fappia io ben dire, fe il fopra mentovato Moniilero di Polirone folle allora ft-tuato nel Contado di Mantova, o pure di Reggio: pure di qui ancora feorgiamo, che la potenza di Tedaldo Marchefe fi (tendeva per quelle parti, fenza che refti memoria alcuna comprovante, ch’egli foife Marchefe di Tofcana. Perchè Arrigo Re di Germania mun poiTelfo e dominio godeva peranche in Italia, potrebbe fembrare alquanto ilrano un fuo Diploma, riferito dall’ Ughel- li (b), dato II. Kalendas Marni, Anno lncarnationis Domini(b) Ughcll. MllJ. Indtclione I. Anno vero Domni Henrici Regis Primo . A3um Sacr-Noviomagi, in cui effo Re Arrigo, interventu nojìri fidelis Theo- E°pfjC02p\in daldi Marchionis ( cosi abbiam veduto, che era appellato da iPamenf. Tedefchi il fuddetto Tedaldo ) concede a Sigefredo Vefcovo di Parma la pingue Badia di Nonantola fui Modenefe : parendo poco verilìmile, che Tedaldo Marchefe e il Vefcovo fi portaiTero a Nimega, lenza timore d’incontrar la disgrazia del regnante Ar-doino . Ma quello broglio , e l’aggraffamento di quella inlìgne Badia farà feguito per Lettere, e raccomandazioni fegrete. E il buon Re Arrigo non avea allora fcrupolo a guadagnarli de’partigiani in Italia, facendo il liberale co i beni ancora delle Chiefe. Quatenus ( Sigefredus ) firmatiti in fide acriter deferviret nobis: lo dice chiaramente lo Iteiiò Arrigo. Nè vo’lafciar di dire, avere Lupo Protofpata (c) fcrìtto fotto quell’Anno: Sarraceni obfederunt Montem Scaviofum Menfe Martii , [ed nihil profecerunt. PmtofpJtl in Chronico. Anno