Anno MCXXX. 42.9 lui un titolo più luminofo . Ne trattò coll’ Antipapa Anacleto , (a) il quale non vi fece difficultà per timore di non disguftar-(a) Id.ib'J. lo, e decretò Conte Cardinale, o fia il Cardinale della Famiglia de’Conti, per aflìftere a quella Coronazione. Siccome of-i'ervò il Padre Pagi (¿), han creduto gli Storici Napoletani, che Ruggieri di Tua propria autorità, e fenza faputa e confenfo di Baromì. ’ Roma, affumeiTe il titolo e la Corona Regale ; e che poicia per convenzione feguita con Anacleto di nuovo fi faceiTe coronare . Ma quella doppia Coronazione è priva di buon fondamento. Falcone Beneventano (c) parla d’una fola, fatta coll’ approva- 00 zione d’Anacleto . Alelfandro Abbate di Telefa (d) una fola an- in"ckron. ch'egli riferifee, nè parla punto dell5 affenfo e della cooperazio- <’d' Abbas ne deir Antipapa , perchè giudicò meglio di tacere una parti-colarità, che a’ fuoi dì non facea bel fentire , nè molto onore fan. ’ al Re Ruggieri. Ma Pietro Diaconofcrive , che Petrus Cardi-nahs ( cioè Anacleto ) Rogerio Duci Apulicz Coronam tribuens , & per Privilegium Capuanum. Principatum, & Ducatum Nea-politanum cum Apuha , Calabria, Sicilia illi confirmans , Re-gemque conflituens, ad fuam partem attraxit, con eziandio concedergli altri Privilegi, che Ruggieri con quello buon vento fep-pe accortamente chiedere, e facilmente ottenere: laonde San Bernardo in una delle fue Lettere (e) ebbe a dire, che Ana- e Bernard. Cleto habet Ducem Apuhce , fed folum ex Principibus, ipfumque piy‘ '■ ■" ujurpatee Corona mercede ridicula compararum . Tutto ciò fu con-chiufo verfo il tine di Settembre , in cui Anacleto fi portò ad Avellino e a Benevento. E perciocché fi credette , che Palermo Capitale della Sicilia foife il Luogo più proprio per la Corona zione di Ruggieri, quivi nel facro giorno del Natale dell’ Anno prefente fi fece quella funzione con quella magnificenza, che vieti deferitta dal fuddetto Abbate di Telefa: rito, che s’è dipoi confervalto, e ravvivato , pochi anni fono ; cioè che in quella Città fi piglia la Corona anche del Regno di Napoli. Vi affiliò come Legato Pontificio il Cardinale fopra accennato ; e Roberto li. Principe di Capoa, ficcome il più Nobile riguardevole de’ fuoi VaiTalli gli mife la Corona in capo. Il vedremo ben pretto mal ricompenfato per quella fua attenzione da Ruggieri, intanto Papa Innocenzo giunto in Francia , vi fu accolto con gran venerazione . Preffo di Orleans fu a vilìtarlo il Re Lodovico, che già nel Concilio di Ellampes l’avea riconofciuto per vero Papa. Andò a Sciartres 7 a Clugnì ? e ad altri Luoghi ♦ Nel Novera-