494 Annali d’ Italia la Flotta vittoriofa alla patria , dove trovò già pattato all’ altra vita il Doge, in cui luogo fu fuftituito Domenico Morofino, personaggio di gran bontà e valore nell’Anno fteffo 1148. Certo è, che nel prefente 1149. fuccedette la guerra e ricuperazion di Corfù . Però converrà intendere , che i preparamenti di tale fpedizione fi faceffero nel precedente Anno , in cui ancora mancò di vita Pietro Polano, trovato poi motto da 1 Capitani , che tornarono da quella felicittima imprefa. Abbiamo poi da Ro-moaldo Salernitano , che quantunque il Re Ruggieri l'ommini-ttratte aiuti a Papa Eugenio III. e mandaffe più Ambafciatori a lui, per iftabilir (eco una buona pace e concordia, pure nulla potè ottenere . Dio il vifitò ancora con un altro flagello in queft’ Anno; imperocché, per atteftato dell’Anonimo Cafinenfe, la morte gli rapì il primogenito fuo Ruggieri , Duca di Puglia, in età di trentanni con infinito cordoglio del Re fuo padre, e di tutti i fuoi Popoli. Vir fpeciofus & miles firenuus, pius , benignus, mifericors , & a fuo Populo multum ddeclus , vien chiamato da Romoaldo. Lafciò quefto Principe dopo di sè duepic* cicli Figliuoli, a lui procreati fuori di matrimonio da una no-bil Dama, Figliuola di Roberto Conte di Lecce , appellati l’uno Tancredi , che fu poi Re di Sicilia, e Guglielmo, de’quali fi parlerà a fuo tempo. Di cinque legittimi Figliuoli, che avea dianzi il Re Ruggieri, non reflò in vita, fe non Guglielmo fuo quartogenito . Si può credere, che Papa Eugenio non adoperafie in vano la forza contra de5 recalcitranti Romani, al vedere, che feguì fra lui ed efìì una concordia accennata dall’Anonimo Cafinenfe con quelle parole: Eugenius Papa pacem ( o fia pa-¿tum ) cum Romarlis reformans , Romam reverfus eft. Anche Romoaldo Salernitano afferifce , che quefto Pontefice , dopo ef-iere dimorato per qualche tempo in Tufcolo, fi compoiè co’ Romani, da’quali non meno che da’Senatori tutti fu con Tornino onore qual Sovrano accolto . Ma poca fuffiftenza ebbe una tal pace . Non so fe fi poffa ripofar fulla fede di Girolamo Rolli (a), che a queft’Anno mette la guerra fatta da’Bolo-. in. ~s g ii e fi e Faentini alla Città d’Imola collegata Co i Ravennati, con impadronirfi di S. Caffiano, e rimettere in piedi il Ca-flelio appellato d’Imola» Seguì, fecondo quell’Autore, una battaglia fra i Popoli di Ravenna e Forlì dall’un canto, e i Faentini dall’altro con ifpargimento di gran fangue da amendue le parti. Ma nulla di ciò parlando gli Annali di Bologna , p'ù sicuro