Anno MLIII. buita una riffa inforta fra i familiari d’effi Prelati, e quei del Papa , in tempo appunto, che fi celebrava il Concilio . Corfe alla porta della Bafilica il fanto Padre , volavano le faette e i faffi, e fu egli fteffo in pericolo della vita per falvare i fuoi domeftici, che fi rifugiavano verfo la di lui perfona, e lenza che gli ag-greffori fi guardaffero dal ferire, chi andava a nafconderiì fotto le velli Pontificali. Si quetò con difficultà il tumulto, ma fu effo cagione , che fi fciolfe il Concilio; e ciò non ottante il mifericor-diofo Pontefice diede nel dì feguente 1’ affoluzione a gli autori di tale iniquità. Andoffene a Roma S. Leone (a), e dopo Pafqua(a) Nema&: tenne quivi un nuovo Concilio (¿) , dove fu pollo fine alle vec- ^^in^chr chie liti, che bollivano fra i Patriarchi di Aquileia e di Grado, (b Leo ix.' chiamato nuova Aquileia. Cioè fu decifo, che quel di Grado fof- a* fe indipendente dall’ altro , e vero Metropolitano dell’ Iftria e Conduòr. delle Ifole di Venezia . Anche il Dandolo (c) ne fa menzione , L^bbè. ma con fupporre ciò feguito in un precedente Sinodo, mentre ag- ^ i^ctrò-giugne , che Papa Leone vifitò dipoi Venezia per divozione verfo nico. f.xn, S. Marco. Ciò probabilmente accadde neH’ultimo fuo ritorno dalla Itallc• Germania fui principio dell’ Anno corrente. Ciò’fatto , ardendo pure il fanto Papa di defiderio di liberar la Puglia, dalla crudele ed infaziabil Nazion de’ Normanni, mof-fe F eiercito preparato contra di loro . Era quello comporto , fe-condochg abbiamo da Guglielmo Pugliefe {d), de’pochi Tede- G fchi, ¿ti egli avea potuto ritenere al fuo foldo , cioè di fettecento aPuIu/l Suevi, oltre alla canaglia de’facinorofi , venuta di Germania , Poem. de condotti da Guarnieri, che probabilmente fu il primo Marchefe Nlomann• di quello nome della Marca d’Ancona. V’erano in oltre mol-tiffime brigate d’italiani armati, raccolte da Roma, Spoleti, Camerino, Fermo, Ancona, Capoa, Benevento, ed altri Luoghi . Non fuihile a mio* credere, che Goffredo o Goti/redo Duca di Lorena foffe il Generale di quella imprefa . Più toilo è da credere Rodolfo , eletto già Principe di Benevento , per quanto s’ha da Leone Oftienfe (e). Coniìlleva poi l’Armata de' Nor- L ; manni, fecondo il medefirno Autore , in tremila cavalli, e poca ofihnfu fanteria, ma tutta gente forte, agguerrita, e che non cono-ChTOnic-fceva paura. I condottieri di quella , divifa in tre fquadre , fu-1 *" *’ 8?' rono Unjredo Conte e Capo d’eiii Normanni, Ricardo Conte d Averfa, Roberto fopranominato Guìfcardo, cioè Afiuto, poco dianzi venuto di Normandia a trovare il Fratello Unfredo,* cioe quel medelimo Roberto, che vedremo a fuo tempo padrone L z di