u4 Annali d’ Italia. quei di Vercelli, Cremona, e Piacenza , che perciò ebbero a patire 1’ efiiio in Germania . Ma già s’ è veduto coll’ autorità di Wippone, il più accreditato Storico delle imprei’e di Corrado Auguro , effere quefto già fucceduto prima , e che irregolare fu la lor condanna, e difpiacque fino al Re Arrigo Figliuolo del mede-fimo Imperadore , il quale Augufto per far difpetto all’ Arcivefco-vo Eriberto diede nell Anno feguente la Chiefa di Milano ad un Canonico di quella Cattedrale per nome Ambrofio , e pare eziandio, che il faceffe confecrare in Roma. Male nondimeno per quefto ambiziofo Canonico, perchè mai non arrivò a federe in quella Cattedra, e i Milanefi, che tennero Tempre faldo per Eri-fa' vvippombtno, devaftarono tutti quanti i di lui Beni. (a) Venne Papa Be-Salici ned£tt0 a ritrovar Corrado in Cremona . Fu ricevuto con grande onore, e dopo aver trattato de’ fuoi affari, fe ne tornò a Roma, fenza che apparifca il motivo di quefto fuo viaggio , le pur non fu quello, che ci additerà Glabro all’ Anno feguente . Pafso 1’ Im-peradore la ftate nelle montagne per ifchivare il foverchio caldo di queft’ Anno , e fui finire d’effo venne a Parma, dove folen-nizzò la Fefta del Santo Natale . Ma in quefta Città ancora avvenne la folita calamità, di cui farà permeilo aiTedefchi di darne la colpa a i Cittadini, e a me di credere, che provemiTe dalla poca difciplina , avidità , o beftialità allora de’ medefimi lor Nazionali. Nello fteffo dì del Natale s’ attaccò riffa fra effi Te-defchi e i Parmigiani. Vi reftò morto Corrado Coppiere dell’ Im-peradore . Perciò fu in armi tutto 1’ imperiale efercito , e coi ferro e col fuoco infierì contro della mifera Città. Volle in oltre 1’ Imperadore, ceffato che fu l’ incendio, che fi fmantellaffe una gran parte delle mura della Città, onde imparaffero i Popoli Italiani a lafciarfi mangiar vivi da gli Oltramontani. Con tali notizie non so io accordare ciò, che fcrive Donizone con di-fi-) Donilo re (¿), che 1’ Imperador Corrado affediò Parma , e che gli fu-l'.‘l rono uccifi alcuni de’ fuoi più cari. Perciò ordinò a Bonifacio kùc. io. Marchefe di Tofcana di accorrere colle lue truppe , per efpu-gnare F oftinata Città * Appena comparve egli , che cadde il cuore per terra a i Parmigiani, e corfero a buttarli a’ piedi dell1 Imperadore. Pofcia Bonifazio giurò fedeltà ad effo Augufto, il quale ordinò, - - • - - - quod Marchia ferviet ipjì. E all’ incontro Corrado anch’ egli giurò di confervar la vita , e la Dignità absque dolo &1 medefimo Bonifazio ; co*