Anno MXXII. 75 Salingenllad non iì trovò fé non l’Arcivefcovo di Magonza con cinque fuoi fuffraganei : laddove quel di Arrigo fu comporto di moitiilimi Vefcovi. Nel Mefe di Dicembre dell’Anno prefente il Marchefe Bonifacio Padre della ContelTa Matilda, inlieme con Richilda ContelTa fua Moglie, prefe a livello da Landolfo Vefco-vo di Cremona due Corti (a) curn Cafìre> inibi habente, e colla (.1) Antlqu. lor Pieve; ed all’incontro egli cedette al Vefcovo la Corte di Pia- llalu' D‘f~ dena, Patria del celebre Storico Bartolomeo Platina. Allìftè aiym' J contratto Tadone Conte di Verona. E in queili tempi fiorì nel Moniftero della Pompofa Guido Abbate rinomato perla fua fan-tità , ficcome ancora Guido Monaco di patria Aretino , a cui ha non poche obbligazioni il Canto Fermo, da lui riformato, ed infegnato colle fue regole. Truovafi tuttavia fcritto a penna un fuo Trattato de Mufìca col titolo di Micrologus , di cui ancora fa menzion Donizone nella Vita della ContelTa Matilda. Anno di Cristo mxxiii. Indizione vi. di Benedetto Vili. Papa iz. di Arrigo II. Re di Germ. zz. Imperad. 10. SEcondoche’ abbiam dal predetto Donizone (b) , ebbe il ^ Donilo Marchefe Bonifacio, Padre della poco fa mentovata Matil- Vit. Comì-da, due Fratelli. L’uno fu, non Tebaldo , come fcrilfe il Padre cM,u&g Pagi (c) , ma Teodaldo, o fia Tedaldo, che Vefcovo di Arezzo {¡¿¡‘pagìus * vien lodato da quello Storico per la fua Religione , Continenza,in Critic-ed avverfione a i Simoniaci . Quelli nell’ Anno prefente fece una Donazione a i Benedettini d’Arezzo, (d) Menfe Augufli, Indi- (dì Anùqu. elione Sexta , da me data alla luce. L’altro cioè Corrado, era gio- i>alic'g Difi vane di molto fuoco . Cercarono gli emuli di quella Famiglia di mettere la difeordia fra elfo lui, e Bonifazio Fratello maggiore, ma loro non venne fatto. Non fi sa poi nè il tempo, nè il perchè, fi fece una gran raunata di gente ex Regno toto contra di quelli due Fratelli , che venne a trovarli fino a Covìolo, un miglio e mezzo lungi da Reggio. Quivi feguì uta fanguinofo fatto d’armi . Bonifazio vi fece di molte prodezze : pure gli convenne ritirarli, quand’ ecco ufeire d*i un bofeo il fratello Corrado con cinquecento cavalli, che l’incoraggi a tornare in campo contra de’ nemici. Rinforzoffi la battaglia, e finalmente da i due Fratelli fu mefi’a in rotta fArmata nemica , In quel conflitto riportò Cor-