4S6 Annali d’ Italia; parti drapperie di feta , e li fece trafportare a Palermo . Prima non fi lavoravano , fe non in Grecia e in Ifpagna gli fcia-miti, e le ftoffe di varj colori di feta , con oro ancora teffute . Colavano un occhio a chi de gl’ Italiani ne voleva . Da lì innanzi fa introdotta in Sicilia quella bell’ arte , che poi col tempo fi diffufe per altre parti della noflra Europa , e rendè men (a) Hugo caro il prezzo di sì fatte tele, Ugone Falcando (a), Scrittore faica.nd.us queft0 Secolo , ne fa una vaga defcrizione , come d^ cofa ra-skuLTom. ra , nel principio dell’ Opera fua. E tale fu il guadagno , che ?.Ret.ltal. riportarono i Greci dalla nemicizia col Re Ruggieri. Trovavan-fi in cattiva pofitura gli affari di Terra Santa in quelli tempi, mafììmamente dappoiché gl’ Infedeli aveano tolta a’ Crifliani la nobil Città di Edeffa in Soria. Ora per la zelante eloquenza di San Bernardo nell’ Anno prefente Lodovico VII. Re di Francia, e Corrado III. Re di Germania prefero la Croce , e fi obbligarono di marciare nell’ Anno l'eguente con grandi forze , e coll’ accompagnamento di copiofa Nobiltà in Levante a militare con-rra de’nemici del nome Crifliano. Anno di Cristo mcxlvii. Indizione x. di Eugenio III. Papa 3. di CORRADO III. Re di Germania e d’Italia 1 o. IN quefl’ Anno, principalmente per promuovere F affare importante della Crociata, pafsò in Francia il buon Papa Eu-Anony genio. (/> ) Fu ad incontrarlo il Re Lodovico VII. a Dijon , e in-Tom^Rtr, fieme P°* celebrarono la fanta Pafqua in Parigi. Dopo la Pen-jtaiLar. tecofle effo Re andò a prendere alla Chiefa di S. Dionigi, feconde) Sugerius j rjtj ¿’allora, il bordone e la fcarfella da Pellegrino, (c) 'dovicilLU~ e la bandiera appellata Orofiamma, e fi moffe con gran comitiva di Prelati e Baroni, e col fuo efercito andò ad imbarcati! per paffare in Oriente. Fra gli altri feco conduffe (d) De Ita-'cap. 44■ de lia Amedeum Taurinenfem , Lratremque ejus Guihelmum Mar-Gcjlìs Fridc chionem de Monte Ferrato avuncules fuos. Come foffero Frateile) G uiche- li queffci due Principi, quando fisa, che la Reai Cafa di Savoia non, N'floi-e ra ben diverfa da quella de’ Marchefi di Monferrato, non fi re dela Mai- comprenc{e . Probabile è ciò , che il Guichenone (e) immagi-voyeTm.i.nò, cioè che foffero Fratelli uterini ♦ Sarebbe da defiderare , che ■ a *