Anno MCLXIII;
v'in , e mandò al governo un Federigo Cherico , appellato Ma-itro delle Scuole , che così era chiamata una Dignità nelle Cattedrali . La fperienza moftrò , che coftui avea 1’ unghie anche più arrampinate , che quelle del precedente Miniftro . Arrivò poi a Lodi nel dì 29. d’ Agorto di ritorno dalla Germania 1* Irope-rador Federigo coll’ Augufta Sua Conforte Beatrice, (a) e con fa ) Aceri. gran comitiva di Baroni. Da lì a quattro giorni vi gilinfe an~^or.^iaud.'' cora 1’ Antipapa , il quale nel dì 4. di Novembre fece la Trasla- Tom. <s. zione del Corpo di San Baffiano da Lodi vecchio a Lodi nuovo. Rer' L!alic' Lo fteflo Ottaviano ed anche l’Imperadore col Patriarca d’A-quileia e coìl’ Abbate di Clugnì , ed altri Vefcovi ed ArciveSco-vi portarono iuIle loro Spalle la iacra Caffa . Nel dì 16. d’ eS-fo Mefe effendofi trasferito a Pavia elio Federigo , allora fu , che i Pavefi fecero tante ittanze, avvalorate dal rinforzo di una buona l'omma di danaro , che ottennero di poter Smantellar le mura di Tortona, con rapprefentare riedificata quella Città in obbrobrio dell’ Imperadore , e di Pavia . CorSero dunque all’ e-fecuzion d«l decreto, nè contenti di aver diroccato il muro, vi diftruflero ancora con fretta incredibile tutte le cafe , riducendo quella Sventurata Città in un monte di pietre . Un atto di eie- v menza efercitò poco appreiTo 1’ Imperadore co i Milanefi , perchè rimife in libertà i quattrocento loro ortaggi . PaiTando poi egli da Pavia a Monza nel dì tre di Dicembre , il Popolo Mi-lanefe confinato in uno de’ Borghi nuovi, mafchi e femmine gli andarono incontro Sulla via. Era di notte, e forte pioveva. Proftrati a terra in mezzo al fango; gridavano mifericor-dia ; e Federigo lafciò ivi Rinaldo Arcivefcovo eletto di Colonia , acciocché gli afcoltafle . Quelli ordinò , che alcuni d’ erti nel dì Seguente andaffero a Monza , dove darebbe loro udienza . Fece anche venir colà dodici di cadaun Borgo, e udito, che richiedevano la rertiruzion de’ loro poderi più colle lagrime, che colla voce: dimandò, cofa offeriiSero all’ Imperadore per ricuperarli. Si ScuSarono effi per la Somma lor povertà e per le tante miSerie : il che fece montar in collera 1’ iniquo Arcivescovo , e intimar loro di pagare per tutto Gennaio proflìmo venturo una Somma di danaro , e biSognò sborSarla . Nel precedente Anno aveano i Pilani inviata un’ AmbaSceria all’ Impe-rador Federigo (¿) , che ne moftrò molto piacere, e fece di ^njaln molte carezze a i loro AmbaSciatori . Nell’ Anno preSente poi Rer^uàlic. invertì egli di tutte le Regalie quel Popolo., che fi obbligò di Tomo VI.	N n	arma-