Anno MLXVI. 2,11 lontano di j tra il difpetto conceputo a cagione di quella mancanza , e fors’anche per qualche fofpetto della fede di lui, defiftè dalla fua fpedizione , e fe ne tornò indietro . Intanto ef-fo Duca con poffente efercito era corfo a Roma per reprimere r info lenza di Riccardo e de’fuoi Normanni . Tale era il credito dei Duca Goffredo, tale le forze fue, che i Normanni sbigottiti iì ritirarono più che di fretta , abbandonando la Campania Romana , fe non che Giordano Figliuolo del fuddetto Riccardo con un buon corpo di gente fi fortificò in Aquino per far teda all’Armata nemica. Prefentoilì Goffredo co’fuoi circa la metà di Maggio fotto quella Città , accompagnato in quella fpedizione dallo lleffo Papa , e da i Cardinali, e per dicidotto giorni flette accampato intorno alla medefìma, con effere fuccedute varie prodezze sì dall’una parte , come dall’altra . Ma per accortezza di Guglielmo Teflardita, che andò innanzi indietro, fi conchiufe un abboccamento fra effo Duca Goffredo , e Riccardo Principe ai Ponte già rotto di Santo Angelo di Todici. Fama corfe, che il Duca più da una groffa fomma di danaro , che dalle parole di Riccardo, fi lafciaffe ammanfare ; e però da lì a poco piegate le tende, fe ne tornò colla fua gente in Tofcana . Si lafciò vedere in quegli fleffi giorni una gran Cometa, di cui fanno menzione altri Storici fotto il prefente Anno , e moflrò la fua lunga coda per più diventi giorni. Romoaldo Salernitano (a) , chef*) Romani* lotto quello medefimo Anno parla del predetto Fenomeno, ag- cbronU*™'1'' giugne, che Roberto. Guifcardo circa gli lleffi giorni cepit Civi- Tom. 7. taian Vejlis , apprehenditque ibi Catapanum nomine KuriacumRer- lulic-( cioè Ciriaco ). Nella Cronichetta Amalfitana (¿) l’acquiflo 0») Antiqui della Città del Vailo è trafportato nell’Anno feguente , e quel Itallc'2 T' '* Catapano vien’ivi chiamato Bennato. Abbiamo da Gaufrido^ * Malaterra (c), che in queili tempi il Conte Ruggieri faceva W,Gaufrid-continue fcorrerie in Sicilia addoffo a iMori, con riportarne quali fempre buon bottino , e con tale fpeditezza, che non potea effere mai colto da loro . Fabbricò eziandio la Fortezza di Petrelia con torri e baftioni: fortificazione, che fervi a lui non poco per conquillare il rello della Sicilia. Finqui’ avea tenuto faldo contra del Clero concubinario di Milano, e contra de’ Simoniaci Annido Diacono di quella Chiefa , non già Fratello di un Marchefe , ma bensì di chi portava il fopranome di Marchefe ; Ecclelìailico pieno di zelo per la Difciplina Ecclefiaftica, e che infìeme con Eilembaldo No- O 2 bile