Annali d’ I t a l i a. rienfe fi raccoglie , che i Romani fletterò faldi nell’ ubbidienza di Papa AleiTandro III. nè di Pafquale fi parla nel Giuramento de’ Romani rapportato nella fua Cronica da Gotifredo Monaco di San Pantaleone preffo il Freero . 1 Frangipani nondimeno , e la Cala di Pier Leone , con altri Nobili non confentirono a que- llo accordo . Mandò pofcia Federigo a ricevere il giuramento di fedeltà da’ Romani varj fuoi Deputati, fra’ quali uno fu Acerbo Morena , Continuatore della Storia di Ottone fuo padre , uomo dabbene, ed incorrotto e diverfo da tanti altri dell’Armata Imperiale , che viveàno di fole rapine . Intanto venne Dio a vifi-tare i peccati e 1’ alterigia dell’ Imperador Federigo , Principe , che nulla meno meditava, che di mettere in catene l’Italia tutta , e per politica andava fomentando il deplorabile Scifma della Chiefa di Dio. Un’ improvvifa Epidemia cagionata dall’aria di Roma, micidiale anche allora in tempo di Hate , fe pur non fu una vera Pellilenza , affali intanto 1’ efercito di Federigo , e cominciò a mieterne le centinaia ogni giorno . La mattina erano fani, non arrivava la fera , che lì trovavano morti , di mo-(aJÉW-do che fi penava a feppellir tanta gente (a). Nè già fulla fola plebe de’ i'oldati fi llefe quello flagello * comunemente attribuì-florLaudenf. to alla vifibil mano di Dio , ma ancora a i Principi e Signori Tom. 6. Rcr. più grandi d’ effa Armata. Vi perirono Rinaldo eletto Arcive-ltaonodc s. fcovo Colonia, Federigo Duca di Suevia , o fia di Rotembur-BUfio go , Figliuolo del già Re Corrado e Cugino germano dell’ Impe-Mml'fuf' ra^0re > i Vefcovi di Liegi , diSpira, di Ratisbona , di Verden, apudFrche- e d’ altre Città , con aiTailììmi altri Principi e Nobili, fra’ quali rum. fpezialmente è da notare il Duca Guelfo jumore , la cui morte fu compianta anche da gli Italiani, perchè la di lui perdita fu cagione , che fi feccafle in lui quella Linea di Eilenlì Guelfi , e che il Duca Guelfo fuo Padre rinunzialTe poi all’ Imperadore tut-ti i fuoi Stati in Italia : del che ho affai favellato altrove ( b ). Per quella ^era mortalità di gente anche il fuddetto Acerbo Mo-tap. 31. rena lilorico , nel tornare a cafa portando l’eco il malore , nel dì 19. di Ottobre mancò di vita ne’Borghi di Siena, come s’ha dal luo Continuatore. Atterrito da così tragico avvenimento l’Imperador Federigo, frettolofamente decampò col rello dell’Armata, e per la Tofcana venuto a Pifa e a Lucca , continuò il viaggio alla volta di Lombardia. Ma nel voler valicare 1’ Apennino trovò il Popolo di Pontremoli , ed altri Lombardi, che gli vietarono per