Anno M C X V I I I. 39s con Taccheggiarla, e poi darla a!) Landùl. fero ancora i Marchefi e Conti di Lombardia , per difcolpare l’Im perador Arrigo , ed amicarlo con que’ Prelati . Si sa, che molti dLlln.c. 3+, parvero inclinare alla concordia; ma l’Arcivefcovo con gli altri Prelati fottennero il partito della Chiefa fenza poi faperii comprendere, come i Milanefi cotanto foiteneiTero contra i Comafchi il f'uddetto Scismatico Landolfo, riprovato da’fommi Pontefici . E qui comincia a trasparire qualche principio delle fazioni de’Guelfi eGibellini. I Marchefi , Conti, ed altri Vaffalli dell’Imperio tenevano per l’imperadore; i Prelati di molte Città col popolo gli erano contrarj . Anno di Cristo mcxix. Indizione xii. di Callisto li Papa i. di Arrigo V. Re 14. Imperadore 9. LAscio’fcritto Corrado Abbate Urfpergenfe (c), che Papa (b) Abbm Gelajlo II. tenne in quell’ Anno un Concilio in Vienna del Uri?er&nI Deifinato , ma non parlandone Pandolfo Pifano , nè altri contem inCnronu,h poranei Scrittori , il Padre Pagi (d ) deduffe l’ìnfuffiffenza di un tal (¿) pJg;ai Concilio, buonamente ammeffo dal Baronio, Labbè , Coftantinoad Annuk Gaetano, ed altri. Avea bensì il Pontefice eletta la Città di RemsBaron* per celebrarvi il Concilio, e trattar ivi dell’importante affare delle Inveftiture ; ma Dio non gli concedè tanto di vita da poter efe-guire il fuo pio difegno. Vifitò egli intanto alcune Città e Chiede ¿vennero in gran numero Prelati ed Ambafciatori a venerar-