9b Annali d’ Italia; (a) wìppo peradrice Tua Moglie, Nipote del fuddetto Rodolfo (a). Ed nd/sJicT. era ^en va^° e fiorito quel Regno , perchè da Bafilea fi {tendeva (b) Gunth«. fino ad Arles e a Marfilia , con abbracciare la Provenza, Lione, rus Ligurin.n Delfinato, ed altri paefi (¿) . Ne fu portata la Corona coll* altre Regali infegne , e maflimamente colla Lancia di S. Maurizio all'Auguito Corrado. Ma Odone 11. Conte, o fia Duca di Sciampagna, perchè Figliuolo di Berta Sorella del defunto Re Rodolfo, pretendendo a quella eredità, fi prevalfe della congiuntura, che eifo Lnperadore fi trovava impegnato colParmi nella Schiavonia , o per meglio dire , nella Polonia contra di Miiicone Re, o pur Duca di quelle contrade; ed entrò in poifeifo della Borgogna. Perciò Corrado s’andò preparando per fare nell’Anno feguente una disguftofa danza nel rapito a lui Regno. Abbiamo fpettante a quell’ Anno un Documento , che ci fcuopre , chi fof-fe ne’tempi prefenti Duca e Marchefe delia Tofcana. Pubblicò 1’ yiìi^’cr’ Ughelli (0 la fondazione de’Canonicati fatta nella fua Chiefa Tom. j. da Jacopo Vefcovo di Fiefole, Anno Dominici Incarnationis in Epifiop. MXXXII. Imperli Domai Conradi Augujìi V. IndiBione XV. Dice di far quell’opera per la falute de gl’Imperadori, e fpe-zialmente di Arrigo I. fra gli Augulti, che 1’avea promoifo a quella Chiefa . Necnon prò falute Conradi Seremjjimi Imperatoris felicis memorice ( così dicevano altri ancora de’Principi viventi ) fuceque Conjugis GisIcb Augujlce , & filli ejus H. necnon Bonifica SereniJJimi Ducis & Marchioms Tufcice. Sicché probabil cofa è , che fin nell’Anno 1027. Binteri Marchefe di Tofcana, volendo cozzare col Re Corrado , con eil'ere poi neceiiitato a renderti, decadeffe da quel Ducato , e che fulle rovine di lui fi alzaife il Marchefe Bonifacio, Padre della gran ConteiTa Matilda. Comunque fia, l’abbiamo Duca della Tofcana in quefti tempi, (d) Uaniui Tornarono nell’Anno prefente gli Ambafciatori (J), fpediti dal in Chrortico. Popolo di Venezia a Coilannnopoli, per ricondurre di colà il ^m‘ !*' già efìliato lor Doge Ottone Orfeolo, colla nuova, ch’egli avea cr. uu. fua vita in quella Città. Il perchè O/fo Patriarca di Grado fuo Fratello, fiato Vicedoge per un Anno e due Meli, ri nunzio il governo. Col favore di poca parte di Popolo s’intrufe nel Ducato Do-nemco Orjcolo , e male per lui ; perciocché non andò molto, che formatali una potente follevazione contra di lui, ebbe fatica a falvarfi con ritirarli a Ravenna, dove lafciò Nitì^Ruv P01 ^"ue °^a* Girolamo Roifi (e) mette la fua fuga e morte si. h d" nell’Anno 1024. Merita ben più fede in quello Andrea Dandolo* di’ l