Annali d* Italia; viò a Salerno Ubaldo Cardinale di Santa PraiTede. Accertoftì egli tutto ettere vero, e il Papa trovandovi del vantaggio, inclinava forte alla concordia , fe non che gli fi oppofe la maggior parte eie’ Cardinali, che macinavano nella lor mente delle mutate grandezze , in maniera che dirturbarono tutto il negoziato. Ebbero bene a pentirti della loro ingordigia , e a provare , che chi ti efalta , farà umiliato, e chi ti umilia verrà efaltato. Il Re Guglielmo, (a) Romuai- meflo infieme un poderofo efercito per mare e per terra, (a) dus Salerai- andò alla volta di Brinditi, occupato da’ Greci, da dove h ri-lJnonym.tir^ Roberto Conte di Loritello , con venire a Benevenco. Si te-Cajinenfa m neva tuttavia il Cartello pel Re. Attediata quella Città, i Gre* CJohann de ^ co' ufcirono in campo aperto, e diedero Battaglia. Ceccano.' Durò un pezzo dubbiofo il combattimento; ma in fine la vittoria fi dichiarò in favore di Guglielmo . Molta Nobiltà de9 Greci fu ivi prefa , ed inviata nelle carceri di Palermo ; gran bottino di danaro e di navi fu fatto, e riacquiftata la Città nel dì 28. di Maggio. A non pochi ancora de’ Baroni Pugliefi ribeL li toccò la difgrazia di cader nelle mani del Re . Tolta fu ad alcuni la vita, ad altri la vifta. Ciò fatto, marciò egli alia volta dì Bari col vittoriofo efercito. Ufcirono i Cittadini ad incontrarlo fenz'armi, e in abito di penitenza, chiedendo mifericor-dia. Altro non ottennero dal Re, troppo fdegnato ptr lo iman-tellamento della fua Cittadella, fe non lo fpazio di due giorni per ufeire della Città con quanto poteano afportare . Dopo di che fpianate prima le mura , fu quella dianzi sì fuperba , sì popolata e ricca Città ridotta in un mucchio di pietre, e divifo il iuo Popolo in varie Ville . Un sì lagrimevole fpcttacolo fece , che ncn tardarono 1’altre Città della Puglia perdute a rimetterti in grazia e fotto il dominio del Re Guglielmo, il quale continuò il viaggio fino a Benevento, dove i più de’ Baroni fuoi ribelli s’ erano rifugiati. Tal paura mife il fuo avvicinamento a Roberto Prìncipe di Capoa , dimorante in erta Città di Benevento, che non credendoti ficuro prefe la fuga. Ma nel pattare il Gangliano, teio-gli un aguato da Riccardo dell’ Aquila Conte di Fondi , fu pre-fo , e poi confegnato a Guglielmo. Con quefto tradimento Riccardo rientrò in grazia del Re ; e Roberto inviato prigione a Palermo , ed abbacinato , finì poco appretto nelle miferie la fua vita. S’ interpofe il Pontefice Adriano , che fi trovava in Bene-vento anch’egli per falvare Roberto Conte di Loritello, Andrea Con-