335 di uno spirito, incline a una politica di guerra. Non si riesce a scoprire se fosse imposta da necessità di difesa o dettata invece dal desiderio di prevenire e disarmare il nemico prima di dover subire le conseguenze di un assalto. Le spedizioni navali del sesto anno di governo (1) contro Naren-tani e Slavi non furono organizzate per respingere ima offesa nemica, almeno diretta. La cronaca, che è abbastanza precisa nel tratteggiare la genesi dell’attività militare, non registra atti di violenza da parte degli avversari, tali da giustificare una legittima reazione. Anzi alle trentatrè navi, spedite contro i Narentani sotto il comando di Orso Badoer e di Pietro Rosolo, non era assegnato, a quanto pare, un obbiettivo militare. La loro presenza nelle acque slave non doveva assumere significato di ostilità, nè procedere ad atti bellici (2). La missione aveva evidentemente scopi politici, bilanciare la restaurata preponderanza narentana, dopo il collasso croato (3), sopra gli scali adriatici e ottenere concessioni meno precarie al commercio veneto. La crociera navale ordinata con tanta solennità doveva servire di monito agli immemori e indurre le popolazioni rivierasche dell’ altra sponda a riconoscere la supremazia veneziana. Ma esse non si lasciarono impressionare da questo gesto dimostrativo, dal quale d’ altronde difficilmente potevano nascere serie minacce di rappresaglie. L’iniziativa, assunta con apparato così bellicoso, era dannata a fallimento in seguito alla calma e ferma resistenza slava. La flotta fu costretta a rientrare alle sue basi senza aver conseguito alcun risultato, nè d’ ordine militare, nè d’ ordine politico : ritorno triste, umiliante, oscurato dall’ ombra di doloroso insuccesso (4). L’insuccesso però non disanimò. Il tenace e ambizioso duca, interprete dell’orgoglio cittadino, ripetè ancora la prova con maggior ardire, con maggior spirito combattivo, con la risolutezza di chi sente il dovere e il bisogno, per il bene della nazione, di strappare la vit- (1) Se il ducato di Pietro Candiano ha inizio nel 942, le spedizioni contro gli Slavi appartengono al 948. (2) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 136 : Petrus Candianus dux - triginta et tres naves, qua» Venetici gumbarias nominarti, contra Narentanos Sclavos misti, quibus Ursus Badovarius et Petrus Rosolus pre/uerunt. (3) Siale, Povijest cit., p. 435 sgg. (4) Iohan. Diac., Chronicon cit., p. 136 : qui absque efjectu reversi sunt.