Anno MXLII. 1 Michele Paragone nell’Anno addietro, imputando ali’imperizia e dappocaggine de’ Capitani le fiere percoffe date da i Normanni alle Armate iue, fi avvisò di fpedire in Italia Giorgio Maniaco (a), (sì) Cednnus; cioè quel medefimo, che vedemmo dopo le vittorie riportate in ^p^uT.' Sicilia mandato in ceppi a Coltantin^jpoli. Coftui venne, uomo fuperbo, uomo oltre ad ogni creder^ crudele. Appena giunto ad O tramo, ritrovò che i Normanni erano già divenuti padroni di tutta la Puglia, e l’aveano divifa tra loro. (¿) A Guglielmo (b) Leo Ferrodibraccio era toccata la Città d’Alcoli. Lupo Protofpata °j!unfis icrive (c), che Gulielmus eleclus efl Comes Materie. A Dragone ¡. c' Tuo Fratello toccò Venofa; Lavello ad A molino ; ad Ugo Mono- (c) Lupus poh ; Trani a Pietro ; Civita a Gualtiero j Canne a Ridolfo ; a [¡['’clnntee. Trjlano Montepilojo ; Trigento ad Erveo; Aceren^a ad AJclitu-no ; ad un’altro Ridolfo Santo Arcangelo ; Minervino a Rain-fredo. Anche Ardoino ebbe la parte iua. E Rainolfo Conte di Averla ottenne la Città di Siponto col Monte Gargano. Melfi re-ftò comune a tutti, Città diverfa da Amalfi. Così noi miriamo andar crefcendo a gran paffi la fortuna e potenza de'Normanni in quelle contrade. Ora Maniaco diede principio alle fue impre-fe con impadronirfi di Monopoli, e di Matera. Fin le donne e i fanciulli furono barbaramente tagliati a pezzi, nè fi perdonò a’ Monaci e Preti: tanta era la barbarie cìi coitui. in quefto mentre Argiro, prefo per Generale da i Normanni, s’impcffefsò di Giovenazzo, e per un Mefe tenne attediata |a Città di Trani. Scrive Lupo Protofpata, che la Città di Bari reverja efl in manus Imperatoris nell’Anno preferite . Non s’intende bene per la brevità delle parole di quefto Scrittore , come paffaffero quegli affari. Veggafi all’Anno lèguente , e verrà qualche lume a quefte tenebre. Anno di Cristo mxliii. Indizione xi. di Benedetto IX. Papa 11. di Arrigo III. Re di Germ. e d’Italia 5. Da un Documento da me pubblicato, (d) , noi ricavia- (j) Amiqu, mo , che Adalgerio Cancelliere e Meffo del Re Arrigo Ltalic. Dìfi tenne un Placito in Pavia nel Moniftero di S. Pietro in Coelo Au-Jert' 66‘ reo, al quale intervennero Eribeno Arcivefcovo di Milano , Rinaldo Ve]covo di Pavia, Riuprando Ve/covo di Novara, Litigerio Tomo VI. i Ve-