Anno M L X X I I I. *35 Vefcovì, che fi trovarono allora alla Corte , ben confapevoli di varj loro mancamenti, de’ quali poteva egli un giorno chiedere conto . Perciò esortarono Arrigo di dichiarar nulla l’elezione di lui , giacché fatta fenza conofcenza ed ordine fuo. Ma dovette prevalere il parer de’più faggi , e il Re fi contentò d’ inviare a Roma il Conte Eberardo con ordine di conofcere, come era p.iffato il fatto, e Se trovaffe già conSecrato il Papa novello , di proteilare di nullità di qualunque atto fatto. Andò queilo ufìziale , fu cortefemente accolto , dimandò conto dell’ operato; e l’eletto Pontefice rifpofe , che contro Sua volontà e non oilante 1’ oppofizione Sua , era itato eletto dal Clero e Popolo; ma che non s’era laSciato sforzare a prender anche 1’ordinazione , volendo prima effere afficurato , che il Re e i Principi Germanici avellerò predato 1’ aiTenfo all’elezione fua . Que-ita umile rifpoda, rapportata al Re Arrigo , il Soddisfece, e però diede todo ordine, che foiTe confecrato. Et ftatim Gregorium Vercellenfem Epifcopum Italici Regni Cancellarium ad Urbetn transm’Jit , quatenus autoritate Regia Eleclionem ipfam confirma-ret, & Confecrationi ejus ir: ter effe fìuderet. Lamberto Scrive, eh’egli fu confecrato nell’Anno Tegnente nel giorno della Purificazione di Santa Maria . Ma è un errore a mio credere de’ Suoi Copidi. Tanto dalla Vita di lui confervata dal Cardinal d’Aragona, quanto dal Regidro delle Lettere del medefimo Papa (a), chiaramente coda, che fu celebrata la di lui conSe- 0) Tom.x. crazione nella Feda de’Principi de gli Apodoli, cioè nel dì 29. di Giugno dell’Anno preSente. GiA’aveano preSe Tarmi i Popoli della Saiìbnia e Turingia , perchè niuna giudizia poteano ottenere dal Re. Ed egli inviperito volea procedere colla forza; ma gli Arcivefcovi di Colonia e Magonza, i VeScovi d’Argentina e Vormazia , e i Duchi di Baviera , di Suevia, dell’una e dell’altra Lorena, e di Carintia, ricuSarono di Somminidrar gente, non parendo loro convenevole di andare all’ oppreifione di Popoli innocenti. Non idette per quedo Arrigo di marciare armato contra di que’Po-poli ; ma più di quel che credeva li trovò forti e rifoluti di vincere o di morire . E intanto fra varj Principi della Germania, domacati di tanti vizj di Arrigo j fi cominciarono delle Segrete pratiche per liberare il Regno da un Re , che tendeva alla fua didruzione. Nel precedente Anno era venuto in Italia Gobione, o Sia Goti/redo il Gobbo, Duca di Lorena, tra