Anno MCLVI. 513 Conte di Rupecanina , ed altri Baroni, che erano preffo di lui chiufi in quella Città , ed il Re fi contentò di non moleflarli, purché uSalfero fuori del Regno : grazia di cui non tardarono a prevalerti. E allora fu , che effo Pontefice, chiarito delle limane vicende, e penfando al fuo flato, mandò egli fteffo a ricercar quella pace, per cui pochi mefi prima era flato Supplicato . Inviò dunque i Cardinali Ubaldo di Santa Praflede, Giulio di San Marcello , e Rolando di San Marco al Re Guglielmo , per avvertirlo da parte di San Pietro di non offendere Benevento, di Soddisfare per li danni dati, e di confervare i fuoi diritti alla Chieia Romana . Furono effi benignamente accolti dal Re , inta- ^ •volarono il trattato della pace , e dopo molti dibattimenti fu effa conchiufa . Mediatore, fra gli altri ne fu Romoaldo Arcive-/covo di Salerno , quel medefimo , che ci ha lafciata la fua Storia da me data alla luce. Rapporta il Cardinal Baronio (a ) i] (a Diploma del Re Guglielmo, che contiene le condizioni dell’ ac- “ ' cordo , e con effo s’ ha a confrontare ciò che ne Scrivono alcu- Annum. ni moderni. Si obbligò il Papa di concedere al Re 1’ Inveftitu-ra del Regno di Sicilia , del Ducato di Puglia , del Principato di Capoa, Napoli, Salerno , e Malfi , Siccome ancora della Marca, e dell’altro paefe, ch’egli dovea avere di quà da Marti. E il Re fi obbligò a preftargli omaggio contro ogni perSona , e a giurarli fedeltà , con pagar ogni Anno il cenio di fecento Schifati per la Puglia e Calabria, e cinquecento per la Marca : co-Se tutte efeguite dipoi nella Chiefa di San Marciano fuori di Benevento , dove alla preSenza di molta Nobiltà e Popolo diede Guglielmo il giuramento a’ piedi del Papa, e ricevette l’Inve-fìitura . Sotto il nome di Marca è da vedere , che paefe foffe allora difegnato. Forfè quella di Chieti, non ofando io Spiegar ciò della Marca di Camerino, che è la fteffa con quella d’Ancona e di Fermo. Confermò Papa Adriano IV. con Sua Bolla, riferita parimente dal Cardinal Baronio, la concordia fuddetca , concordia nondimeno , che difpiacque ad alcuni de’ Cardinali , e molto più all’ Imperador Federigo , che Si vedea preclviSo con ciò 1’ adito alla meditata guerra di Puglia . Di grandi regali in oro, argento, e drappi di Seta lafciò il Re Guglielmo al Papa, a 1 Cardinali , e a tutta la Corte Pontificia ( b ) , e poi Se ne ^ Card-de li r% *1 T» i !• r* Ara^on. in ai:ao. Da Benevento venne il Papa alla volta di Roma, con vu.Adr.4. p affa re per Monte Catino , e per le montagne di Marti . E perciocché la Città d’ Orvieto per lunghilSimo tempo Sottratta alla giù-