Anno M X 11. 39 Anno di Cristo mxii. Indizione x, di Benedetto Vili. Papa i. di A R D O I N O Re d’Italia 11. di Arrigo li. Re di German. 11. d’Ital. 9. SCrive Ermanno Contratto (<2), che incrudi’ Anno fu chia- fa)Herman-mato da Dio all’altra vita Corrado Duca di Carintia . Que- Fn^Chr ili era Figliuolo di Ottone , Duca parimente di Carintia, e Mar-chele della Marca di Verona , da noi menzionato di fopra , e Fratello di Brunone , cioè del già Papa Gregorio V. Lafciò dopo di sè un Figliuolo, appellato anch’effo Corrado .Ma il Re Arrigo, forfè perchè quello Principe fi trovava in età non per anche capace di governar Popoli, conferì il Ducato fuddetto della Carintia ad Adalberone , giacché non erano peranche ilabilite le Leggi Feuda- li, ufate oggidì. Ho io prodotto un Placito (¿) tenuto nell’An- (b) Amichino feguente fuori di Verona da effo Adalberone, chiamato ivi^ Epenfi Adalperto Dux ijlius Marchia . Se Ottone fu nello ileJTo tempo Du- 'c' '' ca di Carintia e Marchefe di Verona, e tale veggiamo ancora, che fu il fuddetto Adalberone : per conseguenza intendiamo , che anche Corrado Duca di Carintia, morto in quefl’Anno, dovette eflere Marchefe di Verona . Andavano allora congiunti queiti due f;overni. Fra i documenti pubblicati dal Padre Bacchini(c) nel- ^ ^acckì-a Storia del Moniilero di Polirone abbiamo una Donazione fatta ni ijior. del ad eiTo Moniilero da Bonifacio Marchefe , Padre della ConteiTa Ma-tilda, efiftente inPigognaga, oggidì Terra del Mantovano. Le Appènd. Note fon quelle : Henricus grada Dei Rex , Anno Regni ejus Deo propino in Italia Nono, Vili. Kalendas Augujlus, Indizione Decima, cioè nell’Annoprefente . Egli s’intitola nella feguente forma: Ego in Dei nomine Bonijacius Marchio , Filìus DomniTheu-daldi itemque Marchio , qui profejjo fum ex Natione mea Lege vivere Longobardorum. Han creduto il Sigonio, il Fiorentini, ed altri moderni, che Tedaldo Marchefe, Padre d’elfo Bonifazio, ceffaffe di vivere nell’Anno 1007. Ma non trovandofi qui fegno alcuno, che Tedaldo foife morto, cioè non comparendo il quondam, ulìtata parola per tale effetto; ed effendo limile quella forinola all’altra, che abbiam veduto nella Donazione fatta dal me-delìmo Marchefe Bonifazio nell’Anno 1004. quanto a me fofpen-do la credenza della di lui morte in quell’Anno. Per altro abbiam già offervato introdotto il collume, che vivente ancora il Padre C 4 Mar-