Anno MCXXX1I. 4)5 refa, e a dargli in mano GrimoaUo Principe'di quella Città, che fu mandato prigione in Sicilia. Venuti poi ad aperta rottura con-tra di Ruggieri il Principe di Capoa Kobirto IL e Rainoìfo Conte d’ Alife , Cognato del Re medefxmo , unirono un’ Armata , fe crediamo a Falcone , di tre mila cavalli, e quaranta mila fanti (numero che ha dell’ecceffivo ) . Riufcì all’accorto Re Ruggieri di guadagnar Crefcen^io Cardinale dell’ Antipapa Anacleto , che governava allora Benevento , con indurre parte di quel Popolo , e Lctndolfo Arcivefcovo a giurare la neutralità in que’ torbidi di guerra . Ma fparfalì voce, che Crefcenzio volea dar in poter di Ruggieri efla Città di Benevento, quel popolo andò nelle furie ; e fol-lecitato dipoi dal Principe di Capoa e da’ fuoi aderenti, abbracciò il partito di Papa Innocenzo II. Portoilì il Re all’ attedio di Nocera , per foccorrere la quale s’ affretrò il Principe di Capoa i {ìcchè all’ Atripalda, o come fcrive 1’Abbate Telefino , al fiume Sarno , in luogo chiamato Scafato, nel dì 24. di Luglio fi venne ad una battaglia campale. Al primo incontro riufcì a Ruggieri di far piegare e prender la fuga all’ala finiftra comandata dal Principe di Capua ; ma il valorofo Conte Rainoìfo , che guidava l’ala delira, con tal bravura fi fpinfe addoifo all’Armata del Re, che in fine la sbaragliò, ed ottenne piena la vittoria coll’acquifto di un ricco bottino , ma non fenza grande fpargimento di fangue da ambedue le parti . Vedefi defcritta quella vittoria in una Lettera del Vefcovo Agatenfe prefl'o Udalrico da Bamberga(a) . Non era av* (ai UdMcì Vezzo a fimili colpi il Re Ruggieri : quello fervi ad umiliare al- fom^Cof*. ?[uanto la di lui ambizione ed alterigia . Ritiroffi egli più che in Hfip. 36é, retta a Salerno , con volto nondiméno -allegro e coltanza tale d’ Ettari animo, come fe nulla di contrario gli folle accaduto. Ma quella fua difavventura incoraggi forte tutti i fuoi nemici , di modo che i Baroni già abballati ripigliarono Tarmi contra di lui. Era dietro a far lo Hello anche il Popolo di Bari -, ma comparfo colà Ruggieri frenò i lor movimenti colle buone, e coll’accordare a que’Cittadini quanto Cepperò addimandare. Pofcia dopo aver dato un terribil lacco al territorio di Benevento , venuto il Dicembre fe n’andò in Sicilia a preparar nuove forze , per potere refillere , anzi per potere dar legge a tanti, che s’erano ribellati contra di lui « Ée ±