474 Annali d’ Italia. Innocentiì , & Succefforum ejus , libere dimutam &c. Di gravi difcrdini produffe un tale aggiuftamento , Siccome vedremo all’ Anno Seguente. Non poteano digerire i Modeneiì, che la Terra e Badia di Nonantola, porta nei loro Contado , fi foffe data a i Bologneiì . Però nel prelente andarono a campo lotto quella (a1) Cronica T erra (a), malmettendo tutti i fuoi contorni. A tale avvilo u-T B°xrur ^C1 *n campagna 1’ efercito de’ Bolognesi ; il che fu cagione , che Rer. ìtahc. i Modeneiì , lalciato 1’ affedio, marciarono contra d’eiìi . In Val-Annai. ve je Ren0 f 0 pure in Valle di Lavino s’affrontarono le due nens. T. Yx. Armate , e feoofìtta rimafe la Modenefe . Gran quantità di pri-Rer. Italie, gioni fu condotta a Bologna. Dopo la Pafqua dell’Anno prefen- (b) Dodech te ^ ^e ^orra<^° tenne una gran Dieta in Francoforte ( b) , do-Appenda, ve fi trovarono quafi tutti i Principi della Germania, e vennero a^co,Marian' anche i Saffo ni ad umiliarli a lui, che li ricevette in fua grazia. Allora fu, ch’egli confermò il Ducato della Saffonia al giovinetto Duca Arrigo fopranominato Leone Eltenfe Guelfo, e ìn-duffe la di lui Madre Geltruda Figliuola del fu Imperador Lottario a paffare alle feconde nozze con Arrigo, Fratello del Duca Leopoldo, e a queito Arrigo concedè il Ducato della Baviera: (c) Abbas (0 il che fu un feminario di difeordie . Imperocché Guelfo VI. Urfpergenf. Duca, Zio paterno del fuddett© Arrigo Leone, pretendendo in-tnChron, debitamente tolta la Baviera alla fua Cala, continuò la guerra contra di quefto novello Duca, e su gli occhi fuoi entrato in quella Provincia , le diede un gran guaito. Arrigo il Bavaro anch’egli per vendicarli pafsò a distruggere le ville e fortezze de gli aderenti al Duca Guelfo -, e così andò feguitando per qualche anno la guerra con varie vicende . Stava da lungi offervan- (d) Godefr. do quelto fuoco il Re Ruggieri (d) , e temendo che ceffata tal •li Pontino 8uerra ^ Corrado poteffe calare in Italia armato a’Suoi dan-m ani n' ^ {'eppe animare il Duca Guelfo a continuar la gara, Jìngulis-que ennis mille Ma>cas fe ob hoc daturum juramento còri firma-vit. Anche il Re d’Ungheria per paura di Corrado invitò alla lua Corte effo Duca Guelfo VI. dataque pecunia non modica , ac deinceps omni anno dandam polliCens ^ ad rebellandum nihi-lominus infligat. Con tal vigore , fenza mai Stancarli, profeguì dipoi effo Duca Guelfo ad infettare tanto il Re quanto il Duca di Baviera, che Corrado non potè mai trovar tempo ed agio per paffare in Italia a prendere la Corona* Anno