XXV »gio, in Modena, e in Pirtoja i Vefcovi Cattolici, e due anni dopo » Fece* ricuperare a Vittore III. Roma con Cartel S, Angelo , e S. » Pietro, e le due Città di Porto, e d’ Oilia . Quando Pafquale 11. »andò ¿1 Firenze, e vi celebrò Concilio l’anno 1105. per toglier di »capo a quel Vefcovo la frenefia dell’ Anticrirto, che foileneva ef-» Ter nato, e lo iniegnava al Popoio; e quando umiliò l’anno feguen-» te 111 altro Concilio di Guaftalla i pertinaci Arcivefcovi di Raven-» na con levar loro i fuffraganei di Piacenza, Parma, Reggio, Mo-» dena , e Bologna, dappertutto era la Conteffa Matilda per difen-» dere , e onorare li Vicario di Crifto . » Sali’erta perciò in tanta univerfal riputazione, che Arrigo V. »quando volle calare in Italia, di niun altro ebbe Soggezione , fuor-» che di Matilda , benché fua parente . E quando le ne tornò in » Germania dopo la tragica fua coronazione , pafsò da lei per vifì-» tarla , e trattenucofì con elio lei tre giorni in Bibianello fui Reg-» giano , parlarono fempre Tedefco, fenza bifogno d’interprete ( an-» no mi.) Non lafcia il Sig. Muratori d’ unire a tante virtù qualche » difetto i difetto peraltro, che non adombrale di lei viriù , perchè » rertano all’ofcuro le circoftanze. Querto confitte in aver disgu-» ftati due Principi fenza eflerne palefì le caufe. Il primo tu Guei-» fo V. figi'Uolo di Guelfo IV. Duca di Baviera, ipofato da lei 1’ an-» no 1089. per opra di Urbano II. il quale lì parti dalla Conteffa dif-»gurtatol’anno 1005.Il Sig. Muratori dice , che quando ella vide Ar-» rigo IV. depredo in Italia , cominciò a rincrefcerle d’ avere un conv » pagno nel comando, e fu cauia, ch’ei lì gettò nel partito talli-» to di erto Arrigo. Dice però ancora , che Guelfo fcuoprì la do-» nazione fatta alla Chiefa, e virtofi delufo, fece il divorzio. L’al-» tro fu Corrado figlio d' Arrigo IV. che per opra di lei fu corona. » to Re d’Italia l’anno 1093. e diede il tracollo a gli affari del pa-»dre. E anche querto dice il Sig. Muratori all' anno 1101. in cui »morì, che provò de’ difgufti per parte di Matilda. Lo deferiva »prima come innocentilfimo Principe -, indi Soggiunge. - Eppure » anch’egli provò p >ca buona fortuna preffo la Conteffa Matilda, »donna, che in quelti tempi fenza titolo Regale faceva volentieri » da Regina in Italia . Che disgufti ella deffe all’ ottimo giovane Cor* »rado, non fi sa, ma glie ne diede. Dappoiché Arrigo fuo padre »non ebbe più forze in Italia, neppur ella ebbe più bif’ogno di » Corrado —. » »Alle lodi di Matilda fi deve aggiungere P effere fiata eretta w a richielta di lei la nobil Chiefa di Pila in Arciyefcovado da Urbano