Anno MXXX, 9$ di Torino, che amavano, ed apprezzavano forte quell’Abbate , fecero una gran raunata per levarglielo dalle mani. Sed prxdi-clus Marchio con turba militare prcevaluit , interdicens illis , ne quid offenderei. Può effere, che fet meritaiTe l’Abbate. Ne ho io fatta menzione, acciocché il Lettore offervi, come in quefti tempi la Città di Torino dovea effere fotto la giurisdizion del Mar-chefe Magnifredo, o Manfredi. In quell’Anno trovandoiì l’Impe-rador Corrado in Ingeleim XVIII. Kaiendas dprilis , Anno Chuoti-rad' Regnarli is Sexto , ejusdemque lmperii Tertio ( a ) , confermò i (a) BulUr. fuoi beni e diritti alla Badia di Santa Maria di Firenze , con di- sì‘ chiararla Badia Imperiale e Regale . Anno di Cristo mxxxi. Indizione xiv. di Giovanni XIX, Papa 8. di Corrado II. Re di German. 8. Imperad. 5. SCrive Romoaldo Salernitano (b), che Anno MXXX. Indi- (W)Romoaut elione XI)I. Johannes Princeps Salerni defunclus ejl Anno Salernitan, Principatus fui L VII. & fucceffit ei Guaymarius filius ejus. Ma Toti^Reù è fallato il teflo , e in vece di Johannes avrà fcritto Romoaldo ltaiuar. Guaymarius , cioè Guaimario III. Principe di Salerno. Anche I’ Anonimo Barenfe preffo il Pellegrini mette all’Anno 1030, la morte di queilo Principe . In un teflo di Lupo Protofpata (c)effa^ LruPus vien riferita all’Anno 1029. Ma il fuddetto Camillo Pellegriniìn°Chronieoi. portò opinione , che Guaimario III. conduceffe la fua vita fino al1’ Anno prefente 1031. parendogli che fi poffa ciò ricavare da alcuni antichi Strumenti. Abbiamo in oltre tanto dall’ Anonimo Barenfe ( d) , quanto dal Protofpata fuddetti, che Menfe JuniUA Anonymt còmprehenderunt Sarraceni C affla num, cioè la picciola Città di Caffano nella Calabria -, e che nel dì 3. di Luglio Poto Cata* Laiiear. pano de’Greci venne a battaglia con quegl’infedeli , e reilò (confitto con lafciarvi egli la vita. Pafsò alla gloria de’ Beati in queft’Anno S. Domenico Abbate del Moniilero di Sora appellato L da Leone Oilienfe (e) mirabilium patrator innumerum, & Cce- OftiViis in nobiorum fundator multorum . Il Sigonio, e dopo lui Angelo dal CAronic. la Noce (/) Abbate Cafmefe, fumarono Domenico Sorano lo fteffo che San Domenico Loricato . Ma andarono lungi dal vero .de Nute in Certo è, che furono due psrfone diverfe. Il Loricato volò al Cie- lo nell’Anno ioói. come dirittamente offervò il Cardinal Baro-BuojiUnjìf,