Anno MCXL. 471 alterò forte il Papa , e loro ordinò di non ubbidirlo. Appretto andò il He a Napoli per la prima volta. Fu con immenio onore incontrato da quella Nobiltà e Popolo fuori di Porta Capoana, e alla Porta ricevuto dal Clero con bella proceiììone. L’addeftrarono varj Nobili fino alla Chiefa maggiore, dove l’appettava 1’ /trave-[covo Marino . Non mancò di far carezze e regali a quella Nobiltà , di vifitar tutta la Città , e in una notte fece miiurare il circuito della medeiìma , il quale fi trovò allora di due mila e trecento feftantatrè paili . Nel dì feguente dimandò a i Napoletani , quanto fotte il giro della lor Città, e noh fapendolo dire alcuno, lo ditte egli con ammirazione di tutti. Sul principio poicia di Ottobre fe ne tornò in Sicilia , lafciando in Puglia il Duca Ruggieri, e in Capoa il Principe Anfufo. Ci vien meno qui la narrativa di Falcone Beneventano con grave danno della Storia di que’ paefi . Intenti i Genovefi, al pari d’altre Città libere d’Italia, ad ingrandire la lor Signoria, (a) nell’Anno prefente con grande e- (a) Caffarì i'ercito per mare e per terra andarono addofi'o alla Città di Venti-miglia, e coftrinfero tanto erta, come tutte le Cartella di quel Contado a fottometterfi al loro dominio. Ma non fufìifte già ciò, che fotto queit’Annoè fcritto ne gli Annali Pifani (/>) , cioè che fh' Annata quei Popolo ebbe guerra con Ruggieri Re di Sicilia, e tenne in VI\ fuo potere Napoli per fette Anni: favola troppo grottolana. Fu tr' ta u' bensì in quefti tempi per atteftato del Dandolo (c) rottura fra il ,c) Dandui. Popolo di Fano dall’un canto, e quei di Ravenna, Pefaro e Sini- w Chronico. gaglia dall’altro. Non potendo i Fanefi refiitere a tanti nemici, '(talìc fecero i loro Confoli ricorto a i Veneziani con promettere fedeltà e cenfo a Pietro Potano Doge, e concedere loro varj privilegi ed efenzioni nella loro Città: dal che molli i Veneziani con una pottente flotta'andarono contro a i nemici di quel popolo, e li fecero defiftere dalle offefe. Intanto non mancava nè pure in Germania la guerra. 11 Duca Guelfo VI. da che cefsò d: vivere Arrigo IV. Duca di Baviera e Saffonia fuo fratello, molle le pretensioni fue fopra la Baviera, ficcome Ducato paterno ed avito , e lulleguentemente la guerra a Leopoldo, che n’era ftato invertito dal Re Corrado . (d) Mentre quefti facea l’attedio di Falea, ec- (d) Otto coti all’ improvvifo comparire il Duca Guelfo colle lue fchiere , Friilnèenfis che gli diede una rotta, e l’aftrinfe alla fuga nel dì 3. d’Agofto. hbjtbas u’r-Ma avendo voluto lo fteffo Guelfo dar battaglia anche al Rei Cor rado, che attediava Winsperg, rimafe sbaragliato, e dovette fug-inChr9nlc' gire . Quefto ho voluto riferire , .perchè fi tratta d’ un Principe G g 4 del-