Anno MCXLIX. 495 vo il Re Franzefe forfè a Palermo, come vuole Bernardo Tefo-riere (a), ma certamente in Calabria nella Città di Potenza, (a) Bernard. dove fi trovava il Re Ruggieri. Non lai'ciò indietro il Re Si-cibano finezza alcuna, per atteftare al Monarca Franzefe la fua Anonymus benevolenza e il fuo olTequio. Gli fece molti regali , e onore-volmente il fece condurre e fcortare per tutti i iuoi Stati. Nel1” ronic°" dì d'Ottobre arrivò il Re Lodovico al Moniftero di Monte Calino , ricevuto con grande onore da que’ Monaci, e vi fi fermò per tre dì. Continuato pofcia il viaggio, trovò Papa Eugenio il Tufcolo , il quale, lecondochè attefta Romoaldo Salernitano (¿), ricordevole de’favori a lui compartiti in Francia da ef-^j xtomiiai-fo Re , eum prout dscuit, cum reverenda magna & honore Juj'ce- dus Salem, pit , dona multa obtulit, 6* in pace ad propria redire permijìt. Cj^aico Nè fi dee tacere, che mentre quefto Re fi trovava nella Terra Rer.' halle. di Ferentino (c), Gregorio Signor di Fumone andò per fargli Johann. riverenza. Ma colto nel viaggio da Papa Eugenio, reftò fpo c/,r/t'òfx gliato d’eflo Cartello di Fu mone. nova. Con tal vigore intanto il Greco Angufto continuò 1* affé dio di Corfù, {d) che finalmente lo coftrinle alla refa, con accordare a i difenfori un’onefta capitolazione. Ma il Governator àe\-J^‘caas la Città Siciliano, o perchè maggiormente non fi difele, come ’J forfè potea, o per altri motivi, temendo l’ira del Re Ruggieri , fi acconciò co i Greci, nè volle più riveder la Sicilia. Perchè pofcia una fiera tempefta Scompiglio 1’ Armata navale d’ef-fi Greci, con affondar anche non pochi Legni, VImperador Mannello non credette più tempo di tentar l’imprefa di Sicilia , maffimamente accoftandofi il verno; e però sbarcate le genti alla yailona , attefe a fcaricare il fuo fdegno contro a i Popoli della Servia, che durante quefta guerra aveano fatte varie {correrie ne’ paefi del fuo imperio. Tuttavia non finì quefta guerra , fenza che la Flotta de’Veneziani e dei Greci veniffe alle mani con quella del Re Ruggieri . Ben calda fu la zuffa , e la peggio toccò a i Siciliani, che lafciarono dicianove Galee in poter de’nemici. Pare che non s’accordi colle notizie fìnquì addotte la Cronologia di Andrea Dandolo, mentr’ egli fcrive, che Pietro Polano Doge di Venezia nell’Anno diciottefimo del fuo Ducato, cioè nel 1148. dopo aver meffa infieme 1’Armata per andare a Corfù, infermatofi , dopo aver dato il comando d’effa Flotta a Giovanni fuo Fratello, e a Rinieri fuo Figliuolo, fe ne tornò a Venezia. Finita l’imprefa di Corfù, fi restituì quella Fiot-