168 ànnali d’ Italia ilo buon Pontefice, il quale benché poco viveffe, e in tempi tanto corrotti, pure gran cofe operò, e gareggiò in attività e zelo co’primi Pontefici della Chiefa di Dio. Vegganfi le Vite di lui fcritte da Wiberto, e da Brunone Vefcovo di Segna, e gli Atti de’Padri Bollandifti al dì 19. d’Aprile. Succedette in queft’Anno, fe pur non fu nel precedente, in Italia un Matrimonio, che difturbò forte la Corte Impe-riale in Germania. Gotifredo, o iìa Goffredo Duca di Lorena, che fa) Lambert, fecondo Lamberto Scafnaburgenfe (a), era già venuto in Italia SmflnUchr con ^aPa Leone > ° Pure > come ha Ermanno Contratto (b) , /- (b) Herman, taliam latenier adiens nell’Anno prefente: trattò e conchiufe le Contrattiti fue nozze con Beatrice, vedova del fu Marchefe e Duca di Tof-tn Chromcv. cana g0nij'a^i0} e fecondochè hanno alcuni conghietturato, concertò anche l’accafamento di Gmifredo il Gobbo fuo Figliuolo con Matilda Figliuola d’effa Beatrice, allora di età affai tenera, jc) Lamberto, e Sigeberto (c) fcrivono effettuato il matrimonio di in Chronico. Beatrice nell’Anno precedente. Ermanno Contratto ne parla Gaiamente in quefto, terminando con sì fatta notizia e colla morte (¿) Benoid. propria la Cronica tua. Altrettanto ha Bertoldo da Coftanza(^). Conpntjenf per taj via ]0 fca|tro Goffredo ( fon parole di Lamberto ) Bea-‘ tricem accipiens, Marcham ( di Tofcana ) & ceteras ejus pojjef-Jiones conjugii prcetextu Jìbi vendicarti . A quello avvifo s’ allarmò non poco l’Augufto Arrigo, primieramente perchè vedeva intaccato di troppo il fuo diritto, mentre fecondo le leggi, o fecondo le Confuetudini, Beatrice per effer Donna, ed anche fo-lamente Vedova, non potea pretendere di comandare nel Ducato delia Tofcana; e benché aveife Figliuoli, apparteneva all’Impe-radore il darne l’inveilitura al mafchio. Secondariamente perchè Gotiftedo, flato finora nemico deH’Imperadore, e perfonaggio di gran fenno e maneggio, era creduto capace, di fconvolgere tutta l’Italia, e di fottraria al dominio degli Augufti Tedefchi. Vedemmo grande la potenza del Marchefe Bonifazio anche in Lombardia, dove poffedeva tante Fortezze e Beni: tutto venne in potere di Goffredo, e però non erano ingiufti i fofpetti e timori d’ Arrigo , il quale fin d’ allora pensò a rimediarvi ; e noi il vedremo venire nell’ Anno feguente appofta per quello in Italia. Dopo la vittoria riportata contra dell’efercito Pontifizio non ìilet-tero punto i Normanni colle mani alla cintola . Per teilimonian-mw- GjSufusza Guglielmo Pugliefe (¿) ninna Cirtà reftò in Puglia , che m*j, pian, non fi fottometteffe al loro dominio , o non fi obbligaffe di pagar loro